Ha dell'inquietante il filmato, diventato virale, che mostra un ragazzo mentre tira in un dirupo un cucciolo di gatto. Per l'autore del filmato è scattata la denuncia, adesso toccherò alla magistratura far luce su quanto è accaduto e appurare che si sia trattato di un montaggio, come poi sostenuto dal giovane.
Sta rimbalzando sui social, suscitando grande sdegno, un filmato in cui si vede un ragazzo che tiene in mano un cucciolo di gatto di qualche mese e poco dopo lo lancia, come se fosse un oggetto, in un profondo burrone. Questo dopo aver quasi provato a giustificarsi dicendo “è malato, va buò”.
Una scena che fa accapponare la pelle, che poi l’autore ha deciso di far circolare su WhatsApp. Il video, girato a Benevento e divenuto virale, ha provocato un’ondata di rabbia e in poco tempo è stato possibile risalire al profilo Instagram del giovane in questione e quindi al suo nome e cognome.
Il filmato shock è stato segnalato anche all’associazione LNDC Animal Protection, che non ci ha pensato due volte a sporgere denuncia nei confonti dell’autore. Nel frattempo, il giovane – in una storia su Instagram – ha cercato di difendesi dicendo che in realtà si tratta di un montaggio realizzato per fare uno scherzo agli amici.
Al momento non si hanno certezze sulla vera sorte toccata al micio. Saranno le autorità competenti ad accertare i fatti.
Se il video sia reale o meno lo deciderà la magistratura a fronte della denuncia che abbiamo presentato. Ovviamente, se fosse tutto vero, si tratterebbe di un comportamento gravissimo e inquietante che deve essere severamente punito. Questi gesti di crudeltà verso gli animali compiuti da ragazzi giovani sono particolarmente allarmanti e sintomo di una psiche deviata, che rappresenta un serio pericolo per altri animali e anche per gli esseri umani. – commenta Piera Rosati, Presidente LNDC Animal Protection – Allo stesso tempo, quand’anche si trattasse di un montaggio, il gesto sarebbe comunque molto grave perché potrebbe innescare meccanismi emulativi in altri ragazzi.
Resta in ogni caso agghiacciante che per molti giovani – vista la quantità di video di questo tipo che spesso circolano sul web – la violenza sugli animali sia qualcosa di cui ridere o di cui vantarsi con i propri coetanei e viene da chiedersi dove siano le famiglie e che tipo di educazione stiano impartendo alle nuove generazioni. Giustificare o derubricare questi comportamenti come semplici ragazzate è inaccettabile e pericoloso.
Se fosse davvero uno scherzo, non ci sarebbe proprio nulla da ridere. Anzi…
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Fonte: LNDC
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