Il 2029 potrebbe segnare la fine della vendita delle caldaie a gas sul territorio europeo: ecco tutto quello che c'è da sapere sulla proposta di revisione del regolamento Ecodesign che, fra gli obiettivi, si pone quello di proteggere il clima
A partire dal 2029 dovrebbero sparire dal mercato le caldaie a gas, che – com’è ormai noto – rientrano fra le principali responsabili dell’aumento di inquinamento atmosferico. A prevederlo è una bozza di revisione del regolamento 813/2013 dell’Unione europea, la cui discussione è fissata il prossimo 12 giugno. Cosa dovrebbe cambiare per gli abitanti del Vecchio Continente? E quali sono le eccezioni al vaglio delle autorità Ue?
Nell’attuale bozza del testo del cosiddetto regolamento Ecodesign si fa riferimento alla vendita di caldaie a gas dal 2029. Tra queste dovrebbero rientrare anche quelle alimentata con idrogeno o altri gas rinnovabili. Fra le proposte discusse dalle istituzione europee c’è anche quella relativa all’imposizione di un limite minimo di efficienza del 115% per le caldaie.
In pratica ad essere ancora ammesse in commercio sarebbero tecnologie come le pompe di calore elettriche oppure gli apparecchi ibridi, ovvero sia con pompa di calore che con caldaia a gas, che dovranno rientrare, però, nei limiti della soglia di efficienza.
Le posizioni contrarie alla revisione del regolamento e le possibili eccezioni
La bozza, però, è stata già oggetto di polemiche da parte di alcuni Paesi, fra cui Italia, Polonia e Croazia. A non vedere di buon occhio la revisione anche diverse associazioni italiane e operatori del settore, fra cui Proxigas (Associazione delle imprese della filiera del gas naturale) e Assogasliquidi (Associazione di Federchimica). Fortemente contrario anche il Codacons, che ha parlato di “una misura insostenibile per le famiglie, che non solo comporterà una stangata sul fronte della spesa da sostenere, ma rischia di non determinare nemmeno vantaggi sul piano ambientale”.
Affinché la revisione venga accettata è probabile che le regole formulate vengano rese meno rigide. La Commissione Ue ha già ammesso che in alcune situazioni particolari potrebbe non essere possibile trovare “una soluzione tecnica per sostituire la caldaia con una delle alternative disponibili”, per esempio per via di dimensioni non adatte a spazi ridotti.
Come già anticipato, per la definizione delle eventuali deroghe e la conferma dello stop definitivo alla vendita della caldaie a gas bisognerà attendere la discussione del 12 giugno.
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Fonti: Commissione Europea/Codacons
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