Pentecoste in Polonia: un tempo si celebrava con falò, canti e danze per dare il benvenuto all’estate

L'origine della Pentecoste in Polonia è associata a rituali primaverili pagani. E nonostante molte usanze siano andate perse, in alcuni villaggi sopravvivono ancora

Zielone Świątki è il nome della festa di Pentecoste in Polonia, la cui origine è associata a rituali primaverili pagani tesi a propiziare la fertilità, a salutare e adorare la natura, a proteggere le fattorie dagli incantesimi. Le celebrazioni variavano di regione in regione ma il loro scopo rimaneva fondamentalmente inalterato.

La festa un tempo durava addirittura 7 giorni e in questo speciale momento dell’anno le case venivano abbellite dagli abitanti con ramoscelli verdi, simbolo di fertilità e protezione dagli incantesimi, e le mucche adornate con bellissime ghirlande floreali e fumigate con il fumo di erbe sacre.

Era inoltre tradizione accendere enormi falò nei campi, intorno ai quali tutta la gente danzava allegramente degustando prelibatezze locali. Le uova strapazzate erano un piatto tipico della ricorrenza perché considerate dai pastori un ottimo rimedio contro la stregoneria e gli spiriti maligni.

A proposito dei pastori, essi erano particolarmente affezionati a questa festa, e i più giovani, in alcune zone della Polonia, venivano sottoposti a scherzi e fustigati con ramoscelli di salice e betulla, prove che dovevano pazientemente tollerare senza lamentarsi. Altrove si organizzavano concorsi per decretare il re e la regina dei pastori e si sfilava per le vie dei paesi insieme a un bue o a un cavallo adornati a festa.

In alcune zone del paese, per esempio sulle montagne di Podhale e Zagórze, esistono ancora villaggi che mantengono vive le antiche usanze accendendo falò, banchettando e danzando intorno ad essi, e nella regione di Dobrzyń alcune usanze legate al culto degli alberi e dei rami verdi sono parzialmente sopravvissute.

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FONTI: dziendobry/polskatradycja

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