Dall’1 ottobre 2022 fino ad oggi, il valore medio delle precipitazioni in Spagna è stato inferiore del 27,5% rispetto alla media di questo periodo, una realtà che ha avuto un impatto totale sul settore agricolo. Ma il Paese iberico non è l’unico: dopo un inverno particolarmente secco, anche la Francia corre ai ripari
Il Consiglio dei ministri spagnolo ha approvato un pacchetto di aiuti di oltre 2miliardi di euro, un maxi provvedimento che prevede varie misure, tra cui dissalatori, nuove condotte per le aree più colpite dalla crisi idrica e aiuti per gli agricoltori, per affrontare l’emergenza siccità.
Così, dopo aver dichiarato emergenza climatica ben tre anni fa, la Spagna si prepara ad affrontare un altro gravissimo aspetto di quella stessa emergenza: una crisi idrica senza precedenti che sta colpendo ora il 60% delle campagne, causando perdite irreversibili, con alcune regioni che hanno completamente perso la produzione di grano e orzo per quest’anno.
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La Spagna è abituata ad affrontare periodi di siccità, ma a causa dei cambiamenti climatici l’impatto è ora maggiore. Per far fronte a questa situazione è necessaria una pianificazione e un’assistenza a breve termine, ha dichiarato la ministra per la Transizione ecologica, Teresa Ribera.
D’altro canto i numeri parlano chiaro: dallo scorso e fino a questa settimana, le precipitazioni in Spagna sono state di media dello 27,5% inferiori alla norma. A marzo il deficit era del 36%, aprile è andato anche peggio: è stato il più caldo della storia del Paese, complice un’ondata di calore molto precoce e intensa che ha infranto record di caldo soprattutto in sud.
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Le misure anti siccità
Il Consiglio dei ministri ha approvato un pacchetto di aiuti che supera i 2miliardi di euro, di cui 636 milioni per il settore agricolo. Per quanto riguarda il settore primario, spiccano gli aiuti diretti ad agricoltori e allevatori per oltre 636 milioni di euro e il sussidio fino al 70% del costo delle polizze assicurative per la siccità delle colture più colpite dalla mancanza di piogge e dalle alte temperature.
Tale agevolazione si applica alle polizze già stipulate che prevedono la copertura del rischio siccità nelle colture aride di erbacee estensive, oliveti, uva da vino, mandorlo, nocciolo, kiwi, prugnolo, erba medica, barbabietola da zucchero e mais da foraggio.
Annunciati poi, tra le altre cose, 5 milioni di euro di aiuti complementari per l’apicoltura, e la creazione di un fondo di aiuto per l’agricoltura di 276,7 milioni, che consente al dipartimento di adottare misure di sostegno in dialogo con le comunità autonome e le organizzazioni agricole.
L’unica misura strutturale del pacchetto prevede infine l’installazione di nuovi impianti di dissalazione.
Intanto in Francia vietate le piscine
Anche nel dipartimento dei Pirenei Orientali, nel sud-ovest della Francia, la siccità ha ormai raggiunto livelli considerati critici, tanto che dallo scorso 10 maggio sono entrati in vigore provvedimenti di emergenza, tra la chiusura degli autolavaggi, il divieto di bagnare orti e giardini e quello di riempire le piscine di casa.
Inoltre, sempre nei Pirenei Orientali. è vietato anche vendere le piscine fuori terra, quelle che hanno strutture rigide di legno o altri materiali e si possono installare nei giardini.
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