Lo stesso DeSantis ha firmato nelle settimane scorse una legge che vieta ai cinesi di acquistare terreni in Florida e una che limiterebbe l’insegnamento di materie legate all'orientamento sessuale e all’identità di genere nelle scuole elementari. Ora annuncia la pena di morte per chi abusa sessualmente dei minori. Insomma, non esattamente ciò in cui spera una società civile del terzo millennio
Pena di morte per i condannati per abusi sessuali su minori: i legislatori della Florida approvano una legge sostenuta dal Governatore repubblicano Ron DeSantis, già balzato agli onori delle cronache per aver firmato una legge che vieta ai cinesi senza nazionalità americana o permesso di soggiorno permanente di acquistare terreni in Florida e un disegno di legge che limita l’insegnamento di materie legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere nelle scuole elementari (la controversa legge “Don’t say gay”, contro la quale si è schierata la Disney).
Ora, il disegno di legge, passato la settimana scorsa alla Camera dei Rappresentanti della Florida e che DeSantis dovrebbe presto firmare, andrebbe applicato a coloro che sono stati condannati per aver abusato di un bambino di età inferiore ai 12 anni.
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Conservatore e appartenente alla destra populista, DeSantis sarebbe al momento il principale concorrente di Donald Trump alle primarie repubblicane. Uno dei suoi cavalli di battaglia è la lotta contro il wokismo, accusando un gruppo di “élite” di imporre la propria ideologia progressista a una società che la rifiuta.
Il nuovo provvedimento ora però finire davanti alla Corte Suprema, che già nel 2008 aveva annullato una legge della Louisiana che consentiva la condanna a morte di uno stupratore di bambini, impedendo agli stati di giustiziare i predatori sessuali di minori, “a meno che non abbiano ucciso anche le loro vittime”.
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Fonte: ABC
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