Dopo lo sfogo di Benedetta Rossi contro gli snob della cucina, gli utenti sui social rivendicano la loro "fedeltà" ai discount e si scambiano consigli sui migliori prodotti da acquistare
Alla fine lo “snobismo alimentare” ne sta uscendo sconfitto, almeno sui social. È bastato il sentito sfogo, divenuto virale nelle ultime ore, della nota blogger di cucina Benedetta Rossi per farci aprire gli occhi su un fatto che tanti forse preferivano ignorare: i discount sono più gettonati di quel che si pensava.
C’è chi fa la spesa lì per motivi economici, visto che i prezzi di certi prodotti di marca sono inaccessibili, ma anche chi – nonostante non abbia problemi economici – si trova bene in questi supermercati e non si vergogna ad ammetterlo.
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Anzi, tantissime persone ne stanno approfittando per prendere le difese di Benedetta e consigliare su Twitter il loro discount di fiducia e i loro prodotti preferiti, dai biscotti alla pasta, facendo notare che in certi casi sono anche più buoni di quelli più costosi.
Esiste il team Eurospin, quello Todis e ovviamente non mancano i fan del Lidl: insomma a ognuno il proprio. Qui una raccolta di alcuni tweet, alcuni dei quali in chiave ironica:
Che discount sia automaticamente sinonimo di bassa qualità è un pregiudizio ancora radicato in Italia, specialmente in un’epoca in cui va di moda la cucina gourmet e pregiata. Eppure spesso molti dei prodotti che troviamo negli scaffali di catene come Penny Market e Lidl sono prodotti da note aziende, ad esempio Colussi e La Molisana.
Lo sfogo di Benedetta Rossi
La discussione che ruota attorno alla spesa sta tenendo banco a seguito delle parole di Benedetta Rossi, intervenuta per difendere i suoi follower attaccati sui social perché comprano prodotti già pronti o a prezzi molto convenienti. A tal proposito la food blogger, che attraverso il suo sito Fatto in casa con Benedetta propone a quanti la seguono ricette semplici e e veloci, ha parlato di “critica culinaria snob con offese incluse”.
Fin da piccola mi hanno insegnato che non si discriminano coloro che hanno poche possibilità economiche e che non si spreca il cibo. Anche oggi che ho una vita più agiata mantengo questi insegnamenti – ha commentato in un filmato in lacrime – Sono felice per voi criticoni del Web che potete comprare il tonno selvatico e girare boutique di prodotti gourmet, fare experience di degustazioni nei locali di tendenza. Ma per la maggior parte dei consumatori non funziona così: decidere cosa mettere nel carrello è fondamentale e quei 20 cent risparmiati sulla scatoletta di tonno del discount e su altri prodotti a fine mese fanno la differenza.
C’è poi chi lavora 8-10 ore al giorno e a casa deve badare a figli e anziani: per costoro mettere qualcosa a tavola è una necessità e ben vengano la pasta sfoglia pronta e i surgelati.
Moltissimi utenti hanno preso le sue difese, sottolineandone la sua grande umiltà e genuinità.
Ognuno dovrebbe sentirsi libero di fare la spesa come e dove crede (e può in base alla sua disponibilità economica), senza essere oggetto di insulti o giudizi altrui. E poi è indubbiamente meglio comprare un prodotto surgelato che un prodotto fresco che poi finisce per andare buttato.
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