Conosciuto come un genio della matematica con il merito di aver risolto uno dei “Millenium Problems”, rifiutò una serie di premi milionari per tornare a rintanarsi e a vivere come un comune mortale
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Contribuì a svelare la struttura dell’Universo, risolvendo letteralmente il problema della congettura di Poincaré. Poi il nulla, recidendo ogni legame con la società e rinchiudendosi in un vecchio squallido appartamento alla periferia di San Pietroburgo. È il nono genio vivente secondo Daily Telegraph, è Grigorij Perelman, il matematico russo che rifiutò (anche) la Fields Medal, noto come il “Premio Nobel per la Matematica”.
Perché? E come vive adesso?
Nato nel ’66 nell’allora Leningrado, la sua storia è parecchio curiosa e ha a che fare anche e soprattutto con un altro matematico, Henri Poincaré, cui si deve la formulazione di uno dei più famosi problemi in matematica, noto appunto come la Congettura di Poincaré, nell’ambito della topologia.
Un genio della matematica
In quinta elementare, Grigori Perelman iniziò a partecipare a diversi seminari al Centro di matematica del Palazzo dei bambini di Leningrado, fondato dall’allora massimo esperto di scienze naturali, il professor Sergei Rukshin. In prima media, si è trasferì al Liceo matematico-fisico e a 16 anni era già uno dei sei membri della squadra sovietica che partecipò alla 23a Olimpiade Internazionale della Matematica (IMO) a Budapest nel 1982, vincendo una medaglia d’oro con punti.
In seguito, Perelman ebbe un permesso speciale per studiare all’Università statale di Leningrado e, grazie ai suoi eccellenti risultati accademici, ricevette una borsa di studio, la “Lenin”, per fare un dottorato.
Dopo essersi laureato con un dottorato di ricerca presso il Dipartimento di matematica meccanica della LGU, specializzato nello studio della forma degli oggetti nello spazio, G. Perelman ha accettato un lavoro presso la filiale di Leningrado dello Steklov Institute of Advanced Mathematics ( LOMI, ora PDMI) famoso.
I suoi contributi e i premi
Grazie al suo contributo sugli “spazi di curvatura di Aleksandrov delimitati dal basso” ha vinto il Young Mathematician Prize della St. Petersburg Mathematical Society nel 1991. Nel 1993 gli è stata offerta una Miller Research Fellowship presso l’Università della California, Berkeley, della durata di due anni. Perelman dimostrò poi la “soul conjecture” nel 1994 che gli valse parecchie offerte di lavoro da molte delle migliori università degli Stati Uniti d’America, tra cui anche Princeton e Stanford. Tuttavia, rifiutò tutto e andò allo Steklov Institute di San Pietroburgo per un posto di ricerca nel 1995.
È noto anche per aver dimostrato la congettura di geometrizzazione di Thurston nel 2002, mentre nel 2006 il fatto più eclatante: gli fu assegnata la Medaglia Fields – nota come il “Premio Nobel per la Matematica” – ma la respinse dicendo:
Non sono interessato al denaro o alla fama, non voglio essere in mostra come un animale in uno zoo.
Perelman ha anche rifiutato il Millennium Prize nel 2006. E non finisce qui: nel marzo 2010, Perelman ricevette anche Clay Award, il premio assegnato ogni anno dal Clay Mathematics Institute a matematici in riconoscimento dei risultati ottenuti con le loro ricerche e che gli sarebbe valsa una fortuna impressionante, di ben 1 milione di dollari. Tuttavia, nel luglio 2010, Perelman annunciò pubblicamente il suo rifiuto. Inoltre, non ha mai preso i soldi che gli erano stati assegnati, nonostante tutte le richieste.
Perché ha rifiutato tutti questi premi?
La risposta è più semplice di quanto si possa pensare: perché non era soddisfatto della comunità matematica e di come funzionava. Si rese conto che i matematici erano più concentrati nel fare una scoperta per merito personale che nel collaborare e portare avanti l’intero campo.
I matematici sono più concentrati sulle risorse monetarie, diceva.
Ne è un esempio il fatto che Grigori aveva detto anni prima che avrebbe risolto la Congettura di Poincaré ma nessuno gli aveva prestato attenzione. In seguito, quando pubblicò una dimostrazione, la prima reazione della comunità scientifica fu di affermare che si trattava di un’altra prova errata senza dare un’occhiata. In seguito, quando fu stabilito che la sua dimostrazione era effettivamente corretta, le cose cambiarono improvvisamente. Aveva offerte di lavoro da diverse università prestigiose, matematici che volevano collaborare, inviti a conferenze e molto altro.
Ma nulla più gli interessava.
Come sta adesso Perelman?
Pare che Grigorij Perelman viva ora una vita assolutamente modesta, in un vecchio appartamento a Kupchino, quartiere popolare non distante dall’aeroporto Pulkovo. Vestirebbe trasandato e vivrebbe ai limiti della povertà.
Qui e lì qualche immagine sui social:
Seeing this person on the street, without a doubt, the first association for many will be: drunkard or a tramp … In fact, this is Grigory Perelman, a brilliant mathematician living in St. Petersburg who shocked the scientific world by demonstrating the Poincaré hypothesis: pic.twitter.com/WQSH9FoESx
— Advocatus diaboli ( Αθηνά) (@QueenMa23646587) September 23, 2021
Curiosità: dal 2007, l’asteroide 50033, scoperto dall’astronomo amatoriale svizzero Stefano Sposetti, è intitolato a Perelman.
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Fonte: The Guardian
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