Vietare la carne di cane e gatto in Corea del Sud: la proposta della first lady (attaccata dalle associazioni sudcoreane)

La Corea del Sud potrebbe presentare presto un disegno di legge per vietare il consumo della carne di cane e di gatto nel Paese. Il provvedimento è voluto dalla first lady sudcoreana e da tantissimi cittadini e associazioni animaliste, che chiedono di mettere al bando il consumo della carne di cane e di gatto in Corea del Sud e chiudere gli allevamenti sul territorio nazionale

Basta allevare cani e gatti per macellarli e servire le loro carni nei ristoranti della Corea del Sud. Nel Paese potrebbe entrare in vigore una normativa che sradicherebbe la cultura della carne di cane e di gatto.

La Corea del Sud, assieme alla Cina, è tra i maggiori Paesi al mondo dove queste carni vengono ancora consumate e servite nei ristoranti locali. Malgrado le innumerevoli proteste da parte degli stessi abitanti e delle organizzazioni animaliste internazionali, gli allevamenti di cani e gatti destinati al consumo umano continuano a essere operativi.

La tematica era stata trattata dall’attuale presidente Yoon Suk-yeol durante la sua campagna elettorale. Una delle promesse fatte ai cittadini era proprio una legge che mettere al bando la carne di cane nello Stato. La proposta aveva trovato molta opposizione, ma recentemente anche la first lady Kim Keon-hee ha preso parola, dichiarando di volere una legge sulla protezione degli animali che sancisca il divieto. Questo entro la fine del mandato del governo.

Attualmente sono centinaia i ristoranti che propongono carne di cane e di gatto solamente a Seoul sebbene sempre più cittadini, giovani in particolare, si dicono apertamente contrari al consumo di questi tipi di carne. Anche molti allevatori hanno deciso di convertire la loro attività, liberando i cani allevati e affidandoli alle associazioni per trovare loro adozione. (Leggi anche: Vittoria! Allevatore di cani destinati al macello in Corea del Sud dice stop all’orrore dopo quasi 30 anni)

Malgrado una maggiore consapevolezza, il consumo di carne di cane schizza alle stelle durante i giorni roventi dell’estate, i cosiddetti Boknal, in cui la popolazione mangia pietanze a base di carne di cane per resistere alla calura stagionale. Una tale misura metterebbe fine a questa tradizione terrificante.

È ora di tracciare una linea sulla questione del consumo di cani. Viviamo in un’era in cui vengono pubblicate più foto scattate con animali domestici che foto scattate con bambini” ha affermato Kim Min-seok, a capo del partito democratico sudcoreano.

La reazione da parte degli allevatori non è tardata ad arrivare. Tantissimi gli enti che si preparano a fare battaglia contro questo possibile provvedimento.

La signora Kun-hee Kim usa la sua posizione superiore per stare dalla parte di un gruppo di interesse, un gruppo per la protezione degli animali. Vietare la carne di cane è un atto politico e incostituzionale, hanno sostenuto i rappresentanti dell’industria della carne di cane.

Non sarà sicuramente cosa semplice far passare una simile legge, ma i tempi sono cambiati e in molti sperano che anche il governo sudcoreano possa accogliere le loro richieste.

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