Azzurri inarrestabili ai Mondiali dei Trapiantati: a Perth pioggia di medaglie (che profumano di riscatto e voglia di vivere)

C'è chi ha subito un trapianto di rene, chi di cuore e chi, invece, di polmoni. Grazie a qualcuno che ha donato i propri organi, sono tornati a vivere, a correre, a nuotare e, soprattutto, sognare. Sono gli atleti azzurri trapiantati che in questi giorni stanno prendendo parte ai World Transplant Games 2023, facendo incetta di splendide medaglie

A Perth, in Australia, i nostri atleti stanno portando alto il tricolore. In questi giorni abbiamo assistito ad vera e propria pioggia di medaglie azzurre al World Transplant Games 2023, la competizione sportiva in cui i protagonisti sono proprio i trapiantati, che dopo gli interventi hanno ripreso in mano la loro esistenza, dedicandosi anche allo sport.

Una trentina, tra ori, argenti e bronzi, le vittorie portate a casa in diverse discipline: dal nuoto al ciclismo, dall’atletica al tennis.

L’evento volgerà oggi a conclusione e anche nella penultima giornata gli Azzurri si sono distinti: il comasco Enrico Dall’Acqua  – nel ciclismo crono 10km e il cagliaritano Giovanni Fadda – nella petanque – tornano sul gradino più alto del podio a 48 ore dall’ultimo successo individuale. Dall’Acqua, che nel 1999 ha subito un trapianto di fegato, ha dominato anche nel lownbowl, aggiudicandosi il titolo iridato.

Argento vivo la prestazione di Samantha Ciurlini, originaria di Fermo, trapiantata di polmoni che ha conquistato il secondo posto a livello mondiale sia nel lancio del peso che nella tre chilometri di marcia.

Altre grandi emozioni sono arrivate da Margherita Mazzantini, che si è piazzata terza nei 400 metri piani, categoria 50/59. Gioia identica per Carolina Panico (sottoposta a trapianto di rene) che sulla medesima distanza nella categoria 69/69 ha ottenuto il bronzo, preceduta dalle dominatrici inglesi e statunitensi.

Non sono mancate le soddisfazioni per il tennis con Francesco Fiore (trapiantato di cuore e rene) che, in coppia con Luca Colli, ha vinto la sua seconda medaglia di bronzo. Fantastica anche Patrizia Viglietti (sottoposta a trapianto di rene) che ha chiuso i 3 chilometri di marcia in 24.37 minuti, regalando all’Italia un altro bronzo.

Ogni medaglia di questa spedizione racconta due verità – commenta Giuseppe Vanacore, presidente di Aned Onlus, l’Associazione Nazionale Emodializzati, Dialisi e Trapianto e rappresentante per l’Italia –. La prima è che non ci si deve mai arrendere, perché anche chi si trova in condizioni di fragilità estrema può tornare ad una vita attiva grazie alla medicina e alla scienza.

La seconda è che nulla di quello che abbiamo visto qui a Perth sarebbe mai stato possibile senza il coraggio e l’altruismo di tutti quei donatori anonimi, che con la loro generosità hanno dato una seconda chance a questi atleti. Che ora stanno ripagando tutti noi.

Queste medaglie sono fonte di orgoglio e gioia per tutti noi. Profumano di riscatto, voglia di vivere e altruismo. Le storie di questi atleti ci ricordano che donare gli organi significa restituire la vita.

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Fonti: World Transplant Games/ANED

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