India fiaccata dalle ondate di calore sempre più letali: oltre 24mila vittime dal 1992 a oggi

Si prevede un futuro drammatico per l'India, che nei prossimi anni dovrà fronteggiare ondate di calore sempre più frequenti e devastanti

Un’inedita ondata di calore sta affliggendo alcune Stati dell’India – in particolare, Bengala occidentale, Bihar e Andhra Pradesh: per diversi giorni consecutivi, sono state registrate temperature diurne di 40°C – circa 5°C al di sopra della media stagionale.

Questo caldo anomalo ed eccessivo è legato ad un flusso d’aria proveniente da nord-ovest, responsabile anche di condizioni di inedita siccità. Le autorità hanno disposto l chiusura di scuole e università per una settimana, dopo che molti studenti hanno lamentato mal di testa e altri disturbi in conseguenza del caldo.

Inoltre, è stato consigliato alle persone di vigilare sulla propria salute rimanendo idratate, indossando indumenti traspiranti ed evitando lo street food, particolarmente esposto al calore e al rischio di veloce deperimento.

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Aumento delle temperature e mortalità in India

L’India non è nuova a ondate di calore sempre più intense e dalle conseguenze sempre più gravi per la salute degli abitanti.

Uno studio condotto dall’Università di Cambridge e pubblicato proprio in questi giorni evidenzia come le ondate di caldo mortali, alimentate dai cambiamenti climatici, stiano minacciando lo sviluppo dell’India e rischiano di invertire i suoi progressi nella riduzione della povertà, nella salute e nella crescita economica.

I ricercatori hanno stimato che, dal 1992 a oggi, più di 24.000 persone in India siano morte a causa delle ondate di calore – e si prevede che gli impatti peggioreranno man mano che le ondate di calore diventeranno più frequenti, intense e letali per effetto della crisi climatica in atto.

L’India sta affrontando le conseguenze della somma di molteplici rischi climatici, secondo i ricercatori, e il futuro è tutt’altro che roseo per il Paese: le proiezioni a lungo termine indicano che le ondate di calore potrebbero superare il limite di sopravvivenza per gli esseri umani entro il 2050.

Ciò vuol dire che più del 90% del Paese potrebbe essere gravemente colpito dalle ondate di calore nei prossimi anni. Questo stress termico ripetuto sconvolgerà milioni di vite e minaccerà gli attuali mezzi di sussistenza.

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@PLOS Climate

Tempeste di sabbia in Cina e Giappone

La situazione non è migliore in Cina: settimane tempeste di sabbia provenienti dal deserto del Gobi, a cavallo del confine tra Mongolia e Cina, affliggono diverse regioni del Paese e minacciano di diffondersi altrove in Asia.

La città di Shanghai è stata particolarmente colpita dalla sabbia desertica nell’ultimo mese: in conseguenza di questo, la concentrazione di particelle PM10 ha superato di 46 volte il livello di sicurezza raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, con evidenti ricadute sulla qualità dell’aria e sulla visibilità.

Anche Giappone e Corea del Sud sono stati profondamente colpiti dalle tempeste di sabbia, che hanno reso l’aria pericolosa per la salute degli abitanti: a Seoul (Corea del Sud) si sono registrati livelli di PM10 più che doppi rispetto a quelli che già il Governo ritiene “molto malsani”.

Purtroppo, le tempeste di sabbia un tempo rare sono diventate un evento più regolare negli ultimi decenni, a causa di una combinazione di temperature in aumento e precipitazioni ridotte nel deserto del Gobi.

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Fonti: Reuters / PLOS Climate

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