Seatrac offre un accesso non assistito alle spiagge e al mare per le persone con disabilità e a mobilità ridotta, in modo da permettere a tutti di godersi una giornata spensierata
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Godersi una giornata di sole e di mare dovrebbe essere qualcosa di fattibile per tutti, ma purtroppo così non è. Al di là dei posti più impervi, spesso anche le spiagge “pianeggianti” di pura sabbia non danno modo alle persone disabili in sedia a rotelle di poter accedervi in sicurezza e da soli.
La strada da percorrere è ancora lunga, ma un’azienda sta cercando di dare una svolta in tal senso. Ha infatti presentato un progetto per rendere le spiagge accessibili a chi è in sedia a rotelle. In che modo sarà possibile poter fare un bagno in mare? Secondo gli ideatori, installando rampe personalizzate.
Seatrac è un servizio gratuito che offre un accesso non assistito – e dunque in autonomia – alle spiagge e al mare per le persone con disabilità e a mobilità ridotta. Definita come un assistente tecnologico, la rampa meccanica consente l’accesso ai parcheggi, ai servizi igienici, ai lettini e persino alla balneazione, grazie a strumenti appositamente progettati per garantire la parità di accesso a tutti.
Il funzionamento di questa rampa per rendere le spiagge accessibili
In tal modo, dunque, niente più barriere architettoniche invisibili ai più per arrivare in acqua e non sarà più necessario per le persone disabili dover farsi accompagnare da qualcuno per andare in spiaggia o fare un bagno in mare.
Ma vediamo meglio come funziona il Seatrac. È composto da un meccanismo a binario fisso in cui una sedia mobile può essere spostata dentro e fuori dall’acqua. La sedia mobile è collegata a due cavi per carichi pesanti, uno su ciascun lato.
Inoltre il dispositivo è dotato una Smart Computing Unit che utilizza la telemetria per avere una manutenzione a distanza e una prognosi di malfunzionamento. A ciò si aggiunge un computer e l’intelligenza artificiale per fornire alle persone con disabilità immagini in diretta dalla spiaggia. In questo modo si può conoscere in anticipo le condizioni del mare e, ad esempio, evitare di andare in spiaggia se c’è il mare troppo mosso.
Alimentato ad energia solare ed eco friendly
Il Seatrac è anche attento all’ambiente in quanto utilizza l’energia solare come unica fonte di energia. Un pannello solare carica una batteria che fornisce a tutti i componenti elettrici la potenza necessaria per il loro funzionamento.
Questo approccio rende Seatrac un apparecchio completamente autonomo che non dipende dalla rete elettrica per il suo funzionamento ed elimina i rischi legati all’elettricità. L’impianto fotovoltaico fornisce energia per tre giorni senza il sole.
Infine, in ossequio al suo carattere eco friendly, che prevede di non alterare lo stato dei luoghi, il dispositivo non è permanente, ma può essere disinstallato alla fine dell’estate e stoccato – smontato – in appena tre metri quadri.
Dove si trovano i Seatrac
L’iniziativa denominata “Spiagge accessibili” è partita dalla Grecia, dove inizialmente 147 delle 287 spiagge sono state dotate del sistema Seatrac. Il progetto si è poi esteso anche al di fuori del Paese ellenico (seppur sia rimasto concentrato qui nella quasi totalità dei casi) ed ora si è giunti a 194 dispositivi installati. 9 sono presenti in altrettante spiagge a Cipro.
E nella vicina Italia? Al momento si sta ancora cercando il partner giusto per la distribuzione e la manutenzione del Seatrac, ma alcune realtà si sono fatte avanti. È possibile infatti trovarlo in Sardegna, a La Maddalena e a Palau, in Puglia a Torre Quetta (Bari) e a Catanzaro.
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Fonte: Tobea
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