Sospeso l’abbattimento dell’orsa JJ4 che ha aggredito il runner: il Tar di Trento ha accolto il ricorso 

C'è una nuova speranza per l'orsa JJ4, che ha aggredito mortalmente il giovane runner fra i boschi della Val di Sole. Il Tar di Trento ha accolto il ricorso contro l'abbattimento dell'animale

La condanna a morte nei confronti dell’orsa Jj4, responsabile dell’aggressione fatale del giovane runner Andrea Papi, sembrava ormai definitiva. Ma si è appena aperto uno spiraglio di luce per il plantigrado di 17 anni per la cui salvezza si stanno battendo attivisti e cittadini. Il Tar di Trento ha sospeso l’ordinanza di abbattimento dell’orsa (nata da una coppia di animali provenienti dalla Slovenia e trasferiti nei boschi trentino nell’ambito del progetto Life Ursus), sostenuto a gran voce dal governatore della Provincia di Trento Maurizio Fugatti.

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Ad annunciare la svolta è la LAV (Lega Anti Vivisezione), associazione che aveva presentato ricorso. “Gli orsi e i trentini hanno diritto a vivere in pace” commenta su Facebook, tirando un sospiro di sollievo.

La LAV era già intervenuta in questi giorni di polemiche, offrendo la sua disponibilità a organizzare eventuali operazioni di trasferimento dell’animale in un rifugio.

“L’Ordinanza del Presidente Fugatti che ne dispone l’uccisione è quindi inutile ed eseguirla comunque, essendoci un’alternativa concreta che la Provincia ha il dovere di vagliare, può integrare il reato di uccisione di animale non necessitata” avevano commentato gli attivisti, ribadendo che l’orsa aveva agito secondo la sua natura in quello che è il suo habitat.

Il nostro augurio è che l’abbattimento venga scongiurato per JJ4, ribattezzata col nome Gaia. Anche perchè potrebbe essere solo il primo di una lunga serie. Invece di rispondere con strategie crudele ed estreme, è compito delle autorità favorire la convivenza fra persone e animali selvatici sul territorio trentino, come già accade in tante altre parti del mondo.

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Fonte: LAV

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