Il segreto della vera felicità risiede nell’altezza dei nostri obiettivi, secondo uno studio

Avere obiettivi "sfidanti" è la chiave della felicità a lungo termine, ed è ciò che ci permette di superare gli ostacoli con ottimismo

In occasione della Giornata Internazionale della Felicità è stata pubblicata la classifica dei Paesi più felici al mondo (“World Happiness Report”) e, anche quest’anno, la Finlandia si è confermata al primo posto come angolo del mondo in cui la felicità è percepita più che altrove.

Alla luce di questo primato, che si è ripetuto per il sesto anno consecutivo, in molti si sono chiesti quale sia il segreto della felicità dei finlandesi.

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Sono state avanzate diverse teorie – come ad esempio il maggiore contatto degli abitanti con la natura o il livello di sicurezza percepito, o ancora la parità di reddito fra uomini e donne.

Una risposta concreta potrebbe arrivare un nuovo studio, secondo cui la felicità risiede nell’altezza delle nostre aspettative: aspettative elevate ci permettono di sognare e creare obiettivi a medio e lungo termine sui quali poter lavorare.

Si tratta di un processo psicologico chiamato contrasto mentale spontaneo: in pratica, la nostra mente si crea aspettative per il futuro e sceglie quali obiettivi sono realistici e meritano di essere perseguiti.

Facciamo un esempio: se ci sentiamo soli ma il nostro obiettivo e quello di avere molti amici, il contrasto mentale ci permetterà di identificare ciò che vogliamo, di anticipare potenziali ostacoli, di pianificare azioni per superarli e immaginare gli step concreti che ci aiuteranno a conoscere nuovi amici.

Insomma, se le aspettative sono elevate ma realistiche, sono la molla che ci permette davvero di cambiare e di migliorare la nostra vita. Ma non solo: grandi aspettative ci garantiscono anche un elevato livello di ottimismo – che è ciò che ci spinge ad andare avanti nonostante problemi e avversità.

Se abbiamo bene in mente il nostro obiettivo e come raggiungerlo, anche nel momento in cui incappiamo in un problema o in un ostacolo, siamo motivati a superarlo con un atteggiamento positivo e ottimista.

Al contrario, basse aspettative rappresentano un limite alla nostra crescita personale, e può portare a sentimenti di impotenza e tristezza: quando abbiamo basse aspettative, è più probabile che ci arrendiamo davanti al primo problema (anche quando le nostre possibilità di successo sono oggettivamente alte).

Tuttavia, c’è un lato oscuro dell’alzare troppo l’asticella delle nostre aspettative, che si realizza quando gli obiettivi che ci siamo prefissati non sono concreti e vanno al di là delle nostre possibilità, e che si può tradurre in sentimenti di ansia e frustrazione.

Ad esempio, se siamo negati in cucina e abbiamo come obiettivo quello di imparare a cucinare, scegliere una ricetta articolata e difficile come primo esperimento ci porterà moltissima ansia, che non sapremo gestire e che ci provocherà sconforto e negatività.

Al contrario, iniziare preparando una ricetta facile rappresenterà comunque una bella sfida per le nostre limitate capacità, ma si tratterà di una sfida che possiamo gestire e superare senza cadere nel panico.

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Fonte: The Conversation

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