Dalla propoli agli spray nasali, il lato nascosto di farmaci e rimedi antiallergici svelato da un nuovo test

I rimedi antiallergici da banco da assumere per via orale, in spray o collirio funzionano davvero e sono privi di rischi? Non sempre! È quanto emerge da un nuovo test condotto su 22 prodotti in Francia

È primavera ma non tutti amano questa stagione, ci riferiamo in particolare a chi è allergico ai pollini che generalmente vive l’arrivo delle belle giornate come un vero e proprio incubo, dato che è in questo periodo che si riacutizzano sintomi quali rinite, naso che cola, prurito, congiuntivite e altro.

Per fortuna esistono tantissimi rimedi antiallergici, alcuni da assumere per via orale, altri nasale e altri ancora specifici per gli occhi. Un nuovo test si è concentrato in particolare su 22 rimedi da banco, ovvero prodotti venduti senza prescrizione medica in farmacia, parafarmacia o nelle erboristerie.

L’indagine, condotta in Francia dalla rivista 60 Millions de Consommateurs, si pone una domanda fondamentale: questi rimedi sono tutti davvero efficaci e privi di rischi?

La risposta è: non sempre!

Ma partiamo dall’inizio. Gli esperti francesi spiegano che i prodotti più venduti da assumere per via orale sono i farmaci antistaminici che, come dice già il nome, contrastano gli effetti dell’istamina, la principale molecola coinvolta nelle allergie.

Tra i principi attivi più commercializzati vi sono la loratadina e la cetirizina, che vengono preferite alla dexclorfeniramina maleato, l’antistaminico di prima generazione perché generano minori effetti collaterali (quali sonnolenza, vertigini, secchezza delle fauci, ecc.).

Diversi produttori presi a campione nel test li utilizzano, ma mentre il principio attivo è identico, gli eccipienti potrebbero invece non esserlo. Inoltre 60 Millions specifica:

Tieni presente che questi principi attivi venduti in automedicazione hanno spesso forme analoghe su prescrizione medica (a marchio Arrow, Sandoz, Teva Santé, ecc.). Ma, nell’automedicazione, il prezzo a volte è molto più alto. Per la cetirizina può variare fino a 3 volte, a seconda dei punti vendita.

Quindi – prima indicazione utile – i rimedi da banco costano generalmente di più e inoltre le confezioni sono più piccole (contengono un minor numero di compresse, il che richiede la necessità di acquistarne di più se si vuole prolungare il trattamento).

Accanto a questi prodotti, poi, in farmacia si trovano molti rimedi omeopatici o integratori alimentari la cui evidenza di efficacia è però debole:

Mentre i farmaci devono dimostrare un buon rapporto rischio/beneficio per ottenere l’autorizzazione all’immissione in commercio (AMM), lo stesso non vale per gli integratori alimentari, che richiedono solo una semplice dichiarazione alla Direzione Generale Concorrenza, Consumatori e Prevenzione Frodi (DGCCRF). Una grande differenza! E non possono rivendicare alcun effetto terapeutico.

I rischi

In tutto questo, alcuni prodotti presentano potenziali rischi che non sempre vengono ben segnalati. Spesso infatti, soprattutto i rimedi più naturali sembrano apparentemente innocui.

Gli esperti francesi fanno l’esempio dei prodotti che contengono propoli, pappa reale o miele, sconsigliati alle persone allergiche ai pollini (dato che possono contenere polline), come ha ricordato nel 2018 anche l’Agenzia nazionale per la sicurezza sanitaria (ANSES).

Per quanto riguarda gli spray nasali, invece, i corticosteroidi andrebbero utilizzati solo in caso di sintomi seri. Il beclometasone è il trattamento di prima linea per la rinite allergica, efficace anche sui sintomi oculari, ma può presentare alcuni effetti collaterali come irritazione, sangue dal naso e altro.

Il test ricorda anche di fare attenzione agli oli essenziali in caso di allergia ai profumi. Diversi prodotti infatti, anche sotto forma di spray o capsule, contengono oli essenziali, alcuni sconsigliati ad esempio per le donne in gravidanza. Inoltre, esiste il rischio di reazioni allergiche, in particolare eczema da contatto sul viso dopo l’inalazione.

La rivista francese scrive:

La dicitura regolamentare ‘Non usare in caso di allergia agli oli essenziali’, dovrebbe essere estesa alle persone con una storia di reazione alle molecole profumate perché la maggior parte delle reazioni agli oli essenziali si verifica in queste persone.

In ultimo, il test segnala che le informazioni sulle confezioni di questi prodotti sono spesso troppo superficiali e carenti di istruzioni o chiara indicazione dell’età a partire dalla quale si possono utilizzare. In alcuni casi mancano di avvertenze sull’elevata gradazione alcolica del prodotto.

E cosa dire invece dei prodotti a base di acqua di mare, spesso sotto forma di spray? Questi sono ben tollerati e privi di rischi e possono essere utili ad eliminare gli allergeni e limitare l’irritazione.

Rimedi antiallergici migliori e peggiori

Nelle seguenti infografiche potete vedere tutti i prodotti testati (divisi in orali, nasali e oculari) e i giudizi ottenuti. La maggior parte sono referenze tipiche francesi.

rimedi antiallergici orali

 

rimedi antiallergici nasali

rimedi antiallergici occhi

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Fonte: 60 Millions de Consommateurs

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