Nella data odierna si festeggia la Giornata internazionale del castoro. Giusto poco prima di questa ricorrenza celebrata in tutto il mondo, nel nostro Paese un esemplare di castoro è stato osservato in Molise dopo numerose segnalazioni in zona
Il 7 aprile si celebra l’International Beaver Day, la Giornata internazionale del castoro. Questa ricorrenza rende omaggio a Dorothy Richards, conservazionista nata proprio in tale giorno che ha dedicato la sua vita a questo roditore semiacquatico, fondando la riserva naturale Beaversprite.
Il castoro è un animale davvero straordinario, soprannominato anche dai ricercatori “ingegnere dell’ambiente”, famoso per costruire dighe, rallentando la velocità dei corsi d’acqua, realizzare ruscelli, laghetti e zone umide.
Per secoli è stato cacciato intensamente al punto che il roditore ha rischiato di scomparire dal Nord America come in altre aree. Anche se le minacce sono oggi di altro tipo, il castoro è tornato a ripopolare i territori in cui viveva un tempo. Questa vale per il Paesi europei e anche per il nostro.
Dopo quasi mezzo secolo un castoro è stato visto in Trentino. La sua presenza è stata documentata di recente anche in Molise, lungo un tratto del fiume Volturno. Ma come facciamo a distinguere un castoro se non ne abbiamo mai incontrato uno e cosa fare in caso di avvistamento? Lo abbiamo chiesto a Gianmarco Cimorelli dell’associazione Amici del Volturno e dei suoi affluenti, che grazie alle segnalazioni ricevute ha contribuito a questa eccezionale scoperta nel Molise.
Come possiamo riconoscere un castoro? Ci sono dei segni a cui prestare attenzione?
Sì, innanzitutto la coda. La coda è abbastanza piatta e l’animale la usa come un timone nell’acqua. Noi abbiamo riconosciuto il castoro nel video da due elementi sostanzialmente: dalla coda piatta e dalla stazza. Qualcuno diceva “è una nutria, una lontra”. La lontra è presente massicciamente lungo il Volturno, noi l’abbiamo incontrata più volte. Quanto alla stazza, il castoro è un animale che arriva anche a una 30ina di kg, è abbastanza imponente.
Qualora ne avvistassimo uno, a chi dobbiamo rivolgerci?
Bisogna contattare i Carabinieri del nucleo forestale e magari segnalarlo poi al gruppo di ricerca che fa capo al dottor Emiliano Mori del CNR, il quale sta lavorando a un paper scientifico sulla presenza del castoro in Italia che uscirà a breve.
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