Se l’olio d’oliva che hai in casa ha questo colore, forse dovresti buttarlo: ecco perché

Il colore dell'olio extravergine di oliva può dirci molto sulla qualità del prodotto che stiamo consumando: ecco a cosa fare attenzione

L’olio extravergine di oliva è uno degli ingredienti fondamentali della cucina mediterranea, e fra le eccellenze gastronomiche del nostro Paese più amate in tutto il mondo.

Poiché si tratta di un prodotto molto delicato, che risente degli effetti di luce e calore, può accadere che perda le sue proprietà organolettiche prima della data di scadenza riportata in confezione, e che non possa più essere utilizzato per la preparazione dei nostri piatti.

Il colore di questo liquido è il primo indizio della qualità dell’olio di oliva e della eventuale necessità di eliminarlo dalla nostra cucina se non è più buono.

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Tutti i colori dell’olio EVO

L’olio d’oliva non ha un unico colore, poiché molti fattori concorrono a dargli un determinato aspetto visivo: le sue sfumature vanno dal verde brillante al giallo paglierino, passando per un intenso color oro – e in tutti i casi si tratta di prodotti commestibili e di buona qualità.

La provenienza e la natura delle olive, il tipo di terreno in cui queste sono state coltivate, il loro grado di maturazione, lo stato di conservazione dell’olio: ecco alcuni fra i fattori che concorrono a rendere l’olio EVO più o meno tendente al verde piuttosto che al giallo.

Ma non solo: l’olio EVO può anche cambiare il proprio colore nel corso del tempo, e anche questo è un processo naturale che non ci deve far temere per la perdita di qualità del prodotto.

Appena prodotto, l’olio appare molto verde: ciò è dovuto alla importante quantità di clorofilla presente nelle olive che si trasferisce nell’olio. Con il passare del tempo, tuttavia, la clorofilla si degrada e il verde lascia spazio al giallo.

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Colore dell’olio: quando preoccuparsi

Finora abbiamo parlato di colorazioni normali dell’olio e di cambiamenti nell’aspetto che sono esito di processi naturali. Ma ci sono alcuni casi in cui il colore dell’olio EVO deve farci insospettire, poiché sintomo di cattiva qualità del prodotto.

Innanzitutto, dobbiamo diventare sospetti se l’olio che abbiamo acquistato ha delle tonalità decisamente troppo brillanti, quasi finte (associate a profumi poco comuni): si tratta, in questo caso, di un olio raffinato e trattato con l’aggiunta di additivi chimici che ne hanno alterato colore e sapore.

Un altro campanello d’allarme è quando l’olio assume un colore scuro e tendente al marrone simile a quello del whisky: si tratta di un olio che si sta facendo rancido, probabilmente a causa di cattive abitudini di conservazione (è stato esposto alla luce e al calore per lungo periodo).

Infine, può accadere che l’olio diventi eccessivamente chiaro, o che all’interno del liquido delle anomale macchie biancastre: in questo caso, vuol dire che il prodotto ha subito gli effetti del freddo e si è parzialmente congelato, cristallizzandosi. Anche in questo caso, purtroppo, l’olio è da buttare.

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