Diritto alla riparazione anche al di fuori della garanzia: ecco la norma UE contro l’obsolescenza programmata

La Commissione Ue ha proposto un disegno di legge sul diritto alla riparazione per rendere più facili ed economiche le riparazioni oltre il periodo legale di garanzia. Questo provvedimento potrebbe porre fine all’obsolescenza programmata di dispositivi ed elettrodomestici

Il contrasto al problema sempre più impellente dell’obsolescenza programmata è fondamentale per evitare sprechi e per ridurre la “spazzatura tecnologica” che si sta sempre più accumulando. Ora, forse, l’ha capito anche la Commissione Ue che ha proposto un nuovo disegno di legge sul “diritto alla riparazione”.

Che significa? In pratica si punta a rendere le riparazioni più facili ed economiche anche oltre il periodo legale di garanzia per smartphone, tablet, pc ed elettrodomestici. Ciò significa, finalmente, niente più dispositivi da cambiare ogni 2-3 anni perché smettono di funzionare correttamente e ripararli costa più che acquistarli nuovi.

Il risparmio per l’ambiente sarà notevole

Le associazioni dei consumatori chiedono da tempo un maggiore sostegno in tal senso. L’introduzione, ad esempio, di un “bonus di riparazione” per tutti gli apparecchi elettronici potrebbe evitare montagne di rifiuti elettronici. Ciò contribuirebbe a sostenere l’ambiente riducendo anche le emissioni di gas serra e l’uso delle risorse.

Allo stesso tempo si verrebbe incontro ai bisogni dei cittadini, sollevandoli da sborsi di denaro enormi in tempi di aumento dei prezzi. La proposta della Commissione dovrebbe soddisfare le richieste. Si stima infatti che consentirà di risparmiare circa 18,5 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra, 1,8 milioni di tonnellate di risorse e tre milioni di tonnellate di rifiuti in un periodo di 15 anni.

Come funzionerà il provvedimento

Ma quali sono i prodotti coinvolti? Molti. La Commissione Ue cita come esempi lavatrici, lavastoviglie, televisori, tablet, smartphone e asciugatrici. Più in generale, la proposta si applica ai “beni di consumo”, ma principalmente l’attenzione è rivolta agli apparecchi elettrici.

Tutti i difetti di tali beni saranno coperti, indipendentemente dal fatto che siano ancora soggetti alla garanzia legale o meno. Gli acquirenti dovrebbero dunque essere in grado di richiedere ai produttori una riparazione per questi prodotti ben oltre i termini classici di scadenza della garanzia.

Per tutelarsi, ovviamente, i produttori dovranno fornire informazioni sui prodotti che possono accettare per la riparazione. Si intendono tuttavia escluse le riparazioni di un dispositivo che possano costare più dell’effettivo valore economico dello stesso.

Quando la legge entrerà in vigore

Per quel che riguarda dove far riparare dispositivi ed elettrodomestici, anche in questo caso si è pensato ad una soluzione molto pratica. I nuovi regolamenti mirano infatti a far istituire agli stati Ue database online per aiutare i cittadini a trovare riparatori autorizzati.

Arrivando infine ai tempi in cui ciò potrà essere effettivo, le proposte dovranno essere negoziate tra il Parlamento europeo e gli Stati membri prima che possano essere trasformate in legge. Bisognerà dunque attendere ancora prima di poter finalmente porre freno al fenomeno dei dispositivi “usa e getta”.

Seguici su Telegram Instagram | Facebook TikTok Youtube

Fonte: European Commission

Ti potrebbe interessare anche: 

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram