Emmaus ha creato un account falso su Vinted per sensibilizzare le persone a donare i vestiti che non usano più piuttosto che venderli
Dalla sua creazione nel 2008, l’applicazione di vendita di oggetti di seconda mano Vinted ha ampiamente partecipato al cambiamento delle modalità di consumo. Permette di vendere vestiti, libri e molti altri oggetti tra privati a prezzi bassi e conta 50 milioni di iscritti in tutto il mondo.
Certamente la piattaforma ha una natura fortemente sociale/ecologica della piattaforma, del resto meglio rivendere per permettere ad altri di indossare quel capo piuttosto che buttarlo e accrescere la quantità già enorme di rifiuti nel mondo.
La campagna di sensibilizzazione di Emmaus
Tuttavia ha anche avuto notevoli ripercussioni su associazioni di solidarietà come Emmaus, che ha annunciato di ricevere meno donazioni rispetto a 20 anni fa e, per di più, di qualità inferiore. Insomma, ciò che non va più bene, invece che donarlo come molti facevano un tempo, lo si rivende.
Come detto, oltre a ricevere alla quantità decisamente inferiore rispetto agli ultimi anni, anche la qualità delle donazioni non è più la stessa dopo l’esplosione del fast-fashion. Emmaus ha sottolineato che solo il 40% dei prodotti raccolti può essere rivenduto sulle 320.000 tonnellate ricevute ogni anno.
E così ora l’associazione fondata dall’Abbé Pierre ha deciso di incoraggiare nuovamente le persone a donare i loro beni di seconda mano. In che modo? “Sfruttando” Vinted. La campagna di sensibilizzazione creativa e anticonformista si basa su un account falso, abilmente intitolato Emma_Us.
https://twitter.com/Veskinho/status/1636306727955054592?s=20
“Se non lo indossi, donalo”
Su questo account sono stati offerti diversi capi d’abbigliamento ricamati con la frase: “Si tu ne le portes pas, donne-le” (“Se non lo indossi, donalo”), una sorta di caricatura dello slogan originale di Vinted: “Si tu ne le portes pas, vends-le” (“Se non lo indossi, vendilo”).
Ma perché diciamo che era tutto falso? Perché in realtà nessuno di questi prodotti era in vendita, ma erano esposti solo per attirare l’attenzione dei francesi e ricordare loro che donare i propri vestiti è un modo per dimostrare solidarietà e cambiare la vita delle famiglie più modeste.
In collaborazione con le agenzie Havas Paris e L’agence Verte, Emmaus non ha esitato ad appropriarsi dei codici generazionali e a giocare sulle piattaforme dell’usato come Vinted o Leboncoin per sorprendere tutti con un messaggio impegnato.
Fortunatamente la campagna ha fatto centro e ha ricevuto una risposta molto positiva, attirando l’attenzione degli utenti del web tra i quali ben presto l’iniziativa è diventata virale.
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
Fonte: Emmaüs
Ti potrebbe interessare anche:
- Questa boutique nel cuore di Roma sta donando i capi invenduti alle donne in difficoltà di Casa Sabotino (e da oggi puoi farlo anche tu)
- Questo stilista nigeriano lotta contro la fast fashion salvando i vestiti usati dai mercatini e dalle discariche
- Vestiti usati per bambini: armadio verde, il guardaroba online per scambiarli (e risparmiare)