L’umanità ha meno di un decennio per fermare il riscaldamento globale: l’ultimo report dell’IPCC è una guida di sopravvivenza

“L’umanità è in bilico su un sottile strato di ghiaccio, che si sta sciogliendo velocemente”: sono le parole pronunciate dal segretario dell'Onu in occasione della presentazione dell'ultimo allarmante report sul clima dell'IPCC. Gli sforzi (irrisori) fatti dalle nazioni non sono sufficienti per scongiurare la catastrofe climatica. Dovremmo correre, visto che il nostro tempo sta scadendo, e invece ci ostiniamo a camminare...

No, non abbiamo a disposizione ancora decenni per cercare di salvare il Pianeta. E illudersi che sia così è da ingenui, oltre che da folli. Il nuovo report dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) parla chiaro: senza iniziative rapide, i danni provocati alla Terra dalle attività umane saranno in gran parte irreversibili; o agiamo adesso o mai più perché fra qualche anno sarà ormai troppo tardi.

Secondo gli esperti, assisteremo ad un aumento medio della temperatura globale di 1,5° C rispetto all’epoca pre-industriale già entro la prima metà del 2030. Ciò significa che ci restano meno di 10 anni per il superamento di questa soglia critica e che quindi dobbiamo mettere in atto tutte le strategie possibili per invertire la rotta invece di continuare a investire, ad esempio, nel petriolio e nel carbone.

“Più di un secolo di sfruttamento combustibili fossili e di uso non sostenibile dell’energia e del suolo hanno già causato a un riscaldamento globale di 1,1°C rispetto ai livelli pre-industriali” si legge nel report che sintetizza i più recenti lavori del panel sui cambiamenti climatici.

Le conseguenze di una cattiva “gestione” del nostro Pianeta sono sotto gli occhi di tutti: ondate di caldo infernali, periodi sempre più prolungati di siccità, alluvioni e trombe d’aria, giusto per citarne alcune.

Gli esseri umani sono responsabili di quasi tutto il riscaldamento globale degli ultimi 200 anni. – ha dichiarato il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres. La bomba climatica scandisce i secondi. Ma il rapporto Ipcc è una guida pratica per disinnescare la bomba a orologeria climatica. È una guida di sopravvivenza per l’umanità.

Non c’è tempo da perdere. Alla luce dei dati emersi dagli ultimi studi e monitoraggi, Guterres ha chiesto ai Paesi più sviluppati di anticipare di un decennio gli obiettivi per raggiungere la neutralità carbonica per arrivare al traguardo già nel 2040 e non nel 2050, come stabilito in precedenza dall’Accordo di Parigi del 2015. Come sottolinea il documento, sono proprio le nazioni più ricche e industrializzate le principali responsabili dell’inquinamento, le cui terribili conseguenze gravano di più sui popoli più vulnerabili della Terra.

Per evitare la catastrofe climatica l’umanità dovrebbe riuscire a dimezzare i gas serra entro il 2030. Se si impegnasse adesso a ridurre concretamente l’uso di combustibili fossili e a investire in energia pulita e rinnovabile, avremmo così il 50% di possibilità di limitare il riscaldamento a 1,5 °C.

Ritardare ancora queste azioni significherebbe solo una cosa: un futuro più caldo e pericoloso per tutti.

Il ritmo e la portata di ciò che è stato fatto finora e i piani attuali sono insufficienti per affrontare i cambiamenti climatici – rimarca Hoesung Lee, presidente dell’IPCC – Stiamo camminando quando invece dovremmo correre.

Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube

Fonte: IPCC

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram