Due città un tempo divise da un muro rappresenteranno la cultura in Europa nel 2025: stiamo parlando di Gorizia e Nova Gorica
Due città diverse, due facce di una stessa medaglia, due anime di uno stesso popolo divise da un confine sottile: Gorizia (Italia) e Nova Gorica (Slovenia) sono state elette Capitali Europee della Cultura per il 2025.
Le due città, divise dai conflitti nel passato, oggi si trovano unite dall’amicizia e dall’intensa cooperazione – culturale e non solo – che le ha portate a venire scelte come Capitali Europee della Cultura transfrontaliera.
Lo slogan scelto per questo anno di eventi e manifestazioni culturali è GO! BORDERLESS – “Andare senza confini”: l’obiettivo è quello di testimoniare come i confini, un tempo visti come un limite invalicabile e soffocante, possono essere invece fonte di arricchimento culturale da entrambi i lati.
Il luogo simbolo dell’alleanza fra Gorizia e Nova Gorica è senza dubbio la piazza Transalpina: un tempo, proprio in questa piazza, si ergeva un muro che divideva le due città e i due Paesi. Qui oggi si sono incontrati il Ministro della Cultura italiano Gennaro Sangiuliano e l’omologa slovena Asta Vrecko.
Con il Ministro della Cultura sloveno @AstaVrecko a Piazza Transalpina iniziamo il percorso di lavoro congiunto che ci porterà nel 2025 a vivere la straordinaria esperienza di Gorizia e NovaGorica Capitale Europea della Cultura. Insieme per costruire al centro dell’Europa #GO2025 pic.twitter.com/CDYTm3US45
— Gennaro Sangiuliano (@g_sangiuliano) March 20, 2023
L’ultima volta di una città italiana nominata Capitale Europea della Cultura era stata nel 2019, con Matera (Basilicata): rispetto a Matera, secondo il Ministro, Gorizia e Nova Gorica hanno una marcia in più, poiché si tratta di parlare di due popoli per molto tempo divisi e oggi più uniti che mai, all’interno di una dimensione Mitteleuropea.
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