Il diserbante a base di aceto che sta spopolando sui social non è una valida alternativa ecologica ai prodotti chimici: ecco perché
Sui social sta spopolando una “ricetta” per preparare in casa un diserbante naturale per liberarsi delle erbacce senza danneggiare la natura, ma è davvero una buona idea spruzzarlo nel vialetto o al limitare del nostro giardino?
La ricetta proposta sul web prevede l’utilizzo di due ingredienti che si trovano in cucina: aceto e sale da cucina. L’aceto è un efficace diserbante, ma è un prodotto volatile che tende a evaporare a contatto con l’aria; l’aggiunta del sale da cucina permette all’aceto di penetrare nelle fessure e nelle crepe e di permanervi, esercitando la sua azione diserbante.
Si tratta di due elementi naturali che in apparenza possono offrire una soluzione efficace e al tempo stesso sostenibile contro erbacce e piante infestanti, ma preparare questo diserbante non è affatto una buona idea se davvero vogliamo aiutare l’ambiente.
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Questo perché l’aceto contiene acido acetico, una sostanza irritante e corrosiva che danneggia il terreno, minacciando la sopravvivenza delle altre piante e degli insetti.
Inoltre, una volta penetrato nel terreno e nelle falde acquifere, l’acido acetico si trasforma in un inquinante per l’acqua: le sue molecole non si dissociano a contatto con l’acqua e mantengono inalterate le loro proprietà corrosive, irritanti e infiammatorie, minacciando così gli ecosistemi acquatici.
Perché non dovresti usare l’aceto come diserbante
- non fa distinzione erbe infestanti (che vogliamo eliminare) e colture o fiori;
- danneggia la pianta, ma non le radici: questo vuol dire che, dopo l’apparente morte della parte superiore della pianta, dalle radici usciranno nuove foglie;
- danneggia organismi del suolo e insetti
- rimane nel terreno e modifica il valore del pH, il che influisce negativamente sulla crescita delle piante.
Ricordiamo inoltre che, lungi dall’essere un prodotto sicuro per il nostro benessere, l’aceto presenta anche tossicità e rischi per la salute, come spiega Donatello Sandroni, agronomo e ricercatore in ecotossicologia:
Altra pessima notizia giunge anche dal punto di vista tossicologico, perché la tossicità acuta orale dell’acido acetico è il doppio di quella, per esempio, del tanto vituperato glifosate. La LD50 dell’acido acetico – sostanza chimica anch’essa, con buona pace di chi crede di no – è infatti pari a 3.310 mg/kg contro i 5.600 mg/kg di glifosate. In sostanza, per avere rischio di morte basta ingerirne la metà.
Insomma, ci sono ottimi motivi per evitare di spruzzare aceto di vino (puro o in abbinamento con altri ingredienti) sulle erbacce del nostro giardino.
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