Con il solare galleggiante e l’agrivoltaico i Paesi Bassi dimostrano che il fotovoltaico (e le rinnovabili) sono la chiave per uscire dalla crisi

Con pannelli solari galleggianti e sulle coltivazioni i Paesi Bassi stanno dimostrando che il fotovoltaico (così come le altre rinnovabili) sono la chiave per uscire dalla crisi climatica ed energetica. Nel 2022 il Paese ha generato il 14% di energia da parchi solari, superando per la prima volta quella prodotta dal carbone

Si può fare! I Paesi Bassi puntano su agrivoltaico e solare galleggiante e stanno dimostrando che la chiave per uscire dalla crisi climatica ed energetica è investire nelle rinnovabili: nel 2022 ha prodotto il 14% di energia elettrica dai parchi solari, superando per la prima volta quella prodotta dal carbone.

Il Paese attualmente è uno dei primi sei paesi più inquinanti d’Europa ma mira a rendere rinnovabile il 70% della sua elettricità entro il 2030, riducendo così anche la dipendenza energetica dalla Russia.

A seguito della guerra Russia-Ucraina, infatti, le centrali elettriche a gas sono diventate poco redditizie a causa dei prezzi record del gas e i parchi solari ed eolici olandesi hanno contribuito a colmare il divario nella fornitura di elettricità.

Quindi, di nuovo, si può fare, nonostante i terreni agricoli dei Paesi Bassi siano tra i più costosi dell’UE (il che rende costoso trovare spazio per il solare) e sia presente un’elevata densità di popolazione.

Investendo in idee innovative, lo Stato è riuscito a generare il 14% della propria elettricità da parchi solari (rispetto all’1% nel 2015), la più alta d’Europa secondo quanto riportato sul report ‘European Electricity Review 2023’ del think-tank Ember, superando in questo per la prima volta la produzione di energia elettrica a carbone. Il Paese ha ora più di due milioni di case che generano energia rinnovabile.

Il solare galleggiante

Quasi il 20 per cento della superficie dei Paesi Bassi è costituita da acqua e quindi le aziende del solare ne hanno approfittato installando delle vere e proprie fattorie sui laghi artificiali, puntando quindi sul solare galleggiante.

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In particolare un bacino idrico in passato usato per l’estrazione della sabbia vicino a Sellingen ha avuto una nuova vita: qui si trova ora infatti il parco solare galleggiante costruito dall’azienda GroenLeven, con oltre 76.600 pannelli solari. E a seguito di questa opera, sono stati realizzati nel Paese più di 300.000 pannelli solari galleggianti.

L’agrivoltaico

Le aziende olandesi stanno anche cercando modi per far funzionare gli impianti solari insieme alla produzione agricola.

Ad esempio, con il progetto ‘Agri-PV’ si coltivano di fragole e lamponi sotto un tetto a pannelli solari, sostituendo la copertura in plastica tradizionalmente utilizzata dagli agricoltori. A metà di un progetto pilota di quattro anni, i leader del progetto hanno affermato che le piante avevano bisogno del 25% in meno di acqua perché erano riparate dal sole, risparmiando potenzialmente acqua per l’irrigazione in un futuro in cui il cambiamento climatico porterà estati più calde e secche.

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Se ci riesce un Paese piccolo, con molti problemi strutturali e di certo non inondato dal sole, perchè non possiamo farcela anche noi?

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Fonti: Groenleven / Baywa-re / Ember

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