Un mosaico millenario: i genetisti hanno ricostruito la complessa storia evolutiva del gatto selvatico in Europa

Per la prima volta la storia evolutiva del gatto selvatico europeo è stata svelata grazie a un nuovo studio scientifico condotto dai genetisti dell'ISPRA. La ricerca permetterà di valutare misure per la protezione della specie, ricostruendo in futuri studi i modelli attuali di sovrapposizioni nella specie

Il gatto selvatico, nome scientifico Felis Silvestris, è un piccolo predatore diffuso in Europa come in Africa e Asia. Nel nostro continente la filogenesi di questo animale è rimasta avvolta da un velo di mistero essendo stata oggetto di poche ricerche almeno fino a oggi.

Di recente i genetisti dell’ISPRA hanno ricostruito infatti la millenaria storia evolutiva del felino selvatico europeo. A darne notizia un nuovo studio scientifico condotto dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e pubblicato sulla rivista Animals.

I ricercatori hanno ricostruito le popolazioni europee mediante i campioni di DNA provenienti da 430 gatti selvatici europei, 213 gatti domestici e 72 presunti individui misti raccolti nell’intero areale di distribuzione della specie. Dalle analisi filogenetiche e filogeografiche sono stati identificati due principali lignaggi del gene mitocondriale ND5, il lignaggio D e il lignaggio W.

lignaggi

@Animals

Mentre al primo appartenevano tutti gatti domestici, il secondo lignaggio includeva gatti selvatici ed esemplari misti. Gli esemplari sono stati suddivisi in quattro gruppi geografici principali:

  • una popolazione scozzese isolata formatasi da un esemplare che emigrò in quei territori circa 10.000 anni fa
  • una popolazione iberica
  • un nucleo nell’Europa sudorientale dall’Italia all’Ungheria
  • un nucleo in Europa centrale dalle Alpi italiane e balcaniche alla Germania
gatto europeo distribuzione

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Grazie a precedenti studi e resti archeologici sappiamo che il gatto selvatico ha iniziato a distribuirsi nel continente europeo nel Pleistocene, tra i 450.000 e i 200.000 anni fa. Il presente studio ci dice di più. Le popolazioni hanno iniziato a divergere nell’ultima fase dell’epoca geologica circa 64.000 anni fa.

Responsabili il cambiamento del clima e già allora le attività umane come la perdita di habitat e il declino delle principali prede della specie, ma non solo.

La struttura genetica del gatto selvatico europeo è stata ulteriormente confusa dall’ibridazione antropogenica e dalla successiva introgressione con i gatti domestici, che sono stati diffusi dall’uomo dal Medio Oriente attraverso l’Europa dopo la loro domesticazione dal gatto selvatico africano, scrivono gli scienziati.

I ricercatori si sono concentrati sull’area europea, ma non escludono futuri lavori di ricerca per chiarire le sovrapposizioni geografiche che interessano i gatti selvatici, spiegando modelli di mescolanza osservati.

Lo studio oltre a chiarire le dinamiche evolutive del predatore, offre anche un inestimabile supporto per identificare le corrette unità gestionali di gatto selvatico presenti in Europa e per pianificare adeguate azioni di conservazione su scala continentale, sottolinea l’ISPRA.

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Fonte: Animals

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