Un nuovo studio scientifico ha scoperto l'uccello dal piumaggio più brillante che vi sia sulla faccia del nostro Pianeta. Si tratta di una specie attiva di notte che, proprio grazie alla capacità di riflettere la luce, comunicherebbe visivamente in ambienti poco illuminati
Quando pensiamo agli uccelli, probabilmente ci vengono in mente esemplari dal canto melodioso, dai colori carichi e vivaci come il quetzal splendente, il pettirosso e le sue uova blu e così via. Se molte di queste specie possono vantare un piumaggio variopinto, ve ne sono altre dai toni meno sgargianti ma allo stesso tempo più luminosi.
Di recente un team di ricercatori ha scoperto l’uccello più brillante che vi sia, capace di riflettere con le sue piume più del 30% di luce di qualunque altra specie conosciuta. Si tratta della beccaccia eurasiatica, nome scientifico Scolopax rusticola, un uccello dal becco lungo circa 8 cm attivo di notte.
Nello studio pubblicato sulla rivista Journal of The Royal Society Interface gli esperti hanno lavorato su campioni di piume delle code della beccaccia, precedentemente raccolti in natura e conservati per fini scientifici. Sono state fatte analisi per mezzo della spettrofotometria, la microscopia elettronica e la modellazione ottica per spiegare i meccanismi dietro le punte bianche delle piume della beccaccia.
È stata riscontrata una riflettanza del 55%, molto di più della sterna maggiore Hydroprogne caspia, che raggiunge il picco al 38 % e dell’organetto artico Acanthis hornemanni, con un picco al 4,9%. La beccaccia eurasiatica è dunque “eccezionalmente luminosa e, per quanto ne sappiamo, rappresenta il bianco più brillante misurato dal piumaggio di un uccello” si legge nello studio.
Gli scienziati hanno scoperto anche che le piume di questo uccello sembrano essere disposte come in delle veneziane. Sono appiattite ma spesse, impediscono alla luce di passare e la riflettono perfettamente. Secondo gli autori dello studio, questo meccanismo consentirebbe alle beccacce di comunicare visivamente in un ambiente poco luminoso.
Fino a poco tempo fa, e rispetto agli uccelli diurni che utilizzano macchie di piumaggio contrastanti e complesse strutture di piume per trasmettere informazioni visive, si riteneva che la comunicazione nelle specie notturne e crepuscolari seguisse canali acustici e chimici. Tuttavia molti uccelli attivi in ambienti scarsamente illuminati hanno sviluppato macchie delle piume intensamente bianche in piumaggi altrimenti poco appariscenti, scrivono i ricercatori.
La beccaccia è tra queste. Nella ricerca gli esperti specificano che anche le altre specie di beccacce presentano un piumaggio brillante, ma non i loro parenti più stretti. Essendosi concentrati però solo sulla Scolopax rusticola, non è possibile fornire dati sugli altri esemplari.
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
Fonte: Journal of The Royal Society Interface
Leggi anche: