Laura De Rosa Il giorno che precede il Nyepi Day, anche noto come "Giorno del silenzio", le strade di Bali si popolano di creature mostruose, gli Ogoh-Ogoh.
@123rf/olegd
Ogni anno, intorno alla metà di marzo, Bali celebra il Nyepi Day, anche noto come “Giorno del silenzio”, giornata totalmente dedicata all’introspezione, alla riflessione e alla purificazione, durante la quale non si lavora, non si esce di casa, si comunica il minimo indispensabile. Una delle ragioni è far credere agli spiriti maligni che tutta Bali sia stata abbandonata, in modo da indurli ad allontanarsi dai villaggi e a non infastidire chi vi abita.
Che c’entrano gli spiriti maligni con il Giorno del silenzio? Il giorno prima del Nyepi Dai in diversi villaggi di Bali sfilano enormi sculture di demoni e altre creature malvagie, realizzate a mano dai residenti. Una vera e propria sfilata di mostri il cui scopo è spaventare gli spiriti maligni e purificare l’isola dalle influenze negative in vista del nuovo anno, il cui inizio coincide con il Nyepi Day.
L’introduzione degli Ogoh-Ogoh, il nome con cui vengono chiamate queste mostruose sculture, è piuttosto recente ma pesca in un’usanza più antica, durante la quale gli abitanti dei villaggi, la sera prima di Nyepi, vagavano per le strade per spaventare gli spiriti maligni, utilizzando torce e rumorosi strumenti. Un rituale di esorcismo popolare chiamato Ngerupuk, che solo negli anni ottanta del XX secolo si è arricchito degli Ogoh-Ogoh, sebbene già da prima esistessero sculture simili.
Il loro nome deriverebbe dal balinese “ogah-ogah”, che sta ad indicare qualcosa che viene scosso. Infatti i portatori degli Ogoh-Ogoh durante la sfilata li scuotono per dare l’impressione che si muovano o che ballino.
Dopo le sfilate, gli Ogoh-Ogoh vengono solitamente bruciati nel cimitero locale per allontanare definitivamente gli spiriti maligni e le influenze negative, ma capita anche che vengano lasciati in altri luoghi per alcuni giorni.
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FONTI: Bali Golden Tour/Maptia
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