Effetto rebound, cos’è e i sintomi che puoi avere se sospendi di colpo farmaci e psicofarmaci

Nelle ultime ore è sulla bocca di tutti, complice, senza dubbio, il ritorno mediatico che si ha quando si nomina la parola “Ferragnez”. Eppure quello di cui parla Fedez nelle sue ultime stories è qualcosa da non prendere sottogamba: è il cosiddetto effetto rebound, o “rimbalzo”, e ha a che fare con la nostra salute mentale

Le ultime volte che lo avevamo visto era evidentemente balbuziente e, forse, solo adesso se ne capisce il reale motivo. Tic nervosi alla bocca, annebbiamento a livello cognitivo, spasmi, vertigini, nausee: Fedez oggi ne parla in questi termini e mette in campo due parole – effetto rebound – che non tutti conoscono. Di cosa si tratta?

Prendetevi cura della vostra salute mentale e delle vostre ferite”, dice il rapper facendo riferimento alle sue condizioni di malato oncologico che, ahinoi, necessita di terapie su terapie e, a volte, anche di psicofarmaci.

Leggi anche: Antidepressivi naturali: 10 rimedi che funzionano davvero

È la realtà che accomuna molte più persone di quanto di pensi: scoprire e curare un tumore, con tutti i dolori fisici e mentali che comporta, non è una passeggiata.

Cos’è l’effetto rebound e da cosa è provocato

In medicina, la dicitura “effetto rebound” o “rimbalzo” indica i sintomi di vera e propria astinenza che si possono avere subito dopo l’interruzione improvvisa (e quindi senza gradualità) di uno psicofarmaco. In pratica, è l’inasprimento di una malattia dopo la sospensione del principio attivo contenuto in un farmaco o la riduzione del suo dosaggio.

In genere è un fenomeno temporaneo, ma può provocare una patologia o una condizione che ha complicanze anche peggiori rispetto a ciò che si è curato con il farmaco.

Per evitare l’effetto rebound, quindi, è sconsigliato assumere dosi superiori di una farmaco rispetto a quelle indicate e tanto meno sospendere in modo radicale il medicinale. I farmaci che più provocano un simile effetto sono i sonniferi, i psicofarmaci, i gastroprotettori, gli spray nasali e i colliri.

I sintomi dell’effetto rebound e durata

Generalmente compaiono circa 36-96 ore dopo aver ridotto o sospeso la terapia e sono per lo più:

  • attacchi di panico
  • ansia
  • insonnia
  • depressione
  • irritabilità
  • mal di testa
  • acufene
  • disturbi della sensibilità
  • difficoltà di concentrazione
  • vertigini

La maggior parte delle reazioni di interruzione degli antidepressivi sono di breve durata e si risolvono spontaneamente tra un giorno e tre settimane. L’effetto rebound provoca conseguenze temporanee, ma i sintomi possono durare a nche fino a sei settimane. Si tratta di sintomi reversibili, quindi non ci sono danni permanenti per le persone.

Seguici su Telegram Instagram Facebook TikTok Youtube

Leggi anche:
Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook