Marzo è il momento migliore per falciare il nostro prato, ripulirlo dalle sterpaglie accumulate nell'inverno e prepararlo alla primavera: ecco come farlo nel modo migliore
La stagione invernale è ormai agli sgoccioli: il freddo gelido sembra essere diventato un ricordo, come anche le piogge intense e le nevicate che hanno caratterizzato i mesi precedenti.
Sta arrivando la primavera, la stagione in cui la natura si risvegliano. Se abbiamo un giardino, questo è il momento migliore per falciare il prato e prepararlo all’arrivo della bella stagione. Vediamo come farlo nel modo migliore e quali sono gli errori da non commettere.
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Come falciare il prato alla fine dell’inverno
Dopo i mesi freddi e piovosi dell’inverno, è normale che il nostro giardino non sia in condizioni ottimali: foglie e erba secche, rametti spezzati, pozzanghere e muschio hanno preso possesso del nostro prato, rendendolo la sua originaria bellezza solo un ricordo.
Marzo è il momento migliore per restituirgli nuovo splendore. Complici le temperature più miti e una bella giornata di sole, possiamo tirar fuori dal garage i nostri attrezzi da giardinaggio e occuparci del prato.
Prima di prendere il tosaerba, iniziamo rimuovendo foglie vecchie, piccoli rami caduti, muschio e altri “rifiuti” naturali: per farlo utilizziamo un rastrello.
Attenzione a non essere aggressivi in questa fase. Sotto i cumuli di foglie secche potrebbero nascondersi piccoli animali, come i ricci, che stanno approfittando degli ultimi giorni dell’inverno per godersi ancora un po’ di letargo e potremmo far loro del male.
Per lo stesso motivo, evitiamo di utilizzare un soffiatore per le foglie secche: oltre a produrre inquinamento acustico, il soffiatore minaccia la sopravvivenza dei molti animaletti che vivono nascosti sotto le foglie e che sono necessari all’ecosistema del prato – come lombrichi, lumache, insetti.
Ora che abbiamo pulito grossolanamente il giardino e ci siamo accertati che non ci sono “ospiti”, possiamo mettere mano al tosaerba. Poiché si tratta della prima falciatura della stagione, suggeriamo di non tagliare gli steli troppo corti, ma di lasciare almeno 3 o 4 centimetri di lunghezza.
Diamo un’occhiata alle previsioni del tempo per i giorni che seguiranno alla falciatura, evitando di iniziare i lavori se è previsto un abbassamento delle temperature: se il taglio è seguito da gelate notturne, questo danneggerà gli steli.
Infine, evitiamo di lasciare i residui della falciatura sul prato, ma rimuoviamoli con un rastrello a rebbi stretti: in previsione della primavera, è importante che gli steli d’erba falciati siano esposti il più possibile alla luce solare.
Un consiglio: ricordiamoci di lasciare una piccola porzione del nostro giardino “incolta”, né falciata né ripulita da foglie e rami secchi. Questo piccolo angolo rappresenterà in ottimo rifugio naturale per piccoli animali di passaggio, nonché fonte di nutrimento per gli uccelli che si fermano in giardino per una sosta rigenerante.
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