Nuove restrizioni sul fumo: dai parchi ai bar all’aperto, dove saranno vietate le sigarette e le e-cig

A vent’anni dall’approvazione della storica legge Sirchia contro il fumo nel nostro Pasese, il Governo è pronto a limitare ulteriormente l'utilizzo delle sigarette (e non solo quelle tradizionali con tabacco) pure nei luoghi all'aperto. In arrivo multe salate per i trasgressori

Brutte notizie all’orizzonte per i fumatori: l’Italia si appresta a introdurre una serie di nuovi divieti che riguarda non soltanto le tradizionali sigarette, ma anche quelle elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato. Le rigide misure, già annunciate lo scorso gennaio dal ministro della Salute Orazio Schillaci, sono state messe nero su bianco in una bozza che potrebbe trasformarsi in un disegno di legge o in un altro provvedimento.

Vediamo nel dettaglio quali cambiamenti ci aspettano.

Stop al fumo nei parchi, nelle fermate dei mezzi pubblici e nei locali all’aperto

Le nuove regole prevedono lo stop totale al fumo – quindi sia sigarette classiche che e-cig e quelle con tabacco riscaldato

  • nei parchi (in presenza di donne in gravidanza e minori)
  • nei dehors di bar e ristoranti, dove sarà possibile fumare solo nei locali che dispongono di un’area riservata ai fumatori
  • nelle fermate all’aperto di mezzi come metro, bus, treni e traghetti per tutelare la salute di chi viaggia

Inoltre, si andrà verso l’eliminazione delle sale fumatori attualmente presenti negli aeroporti e in altri locali al chiuso.

Le multe per i trasgressori

Per i trasgressori – sia all’aperto che al chiuso – la bozza prevede una multa pari a 275 euro, che verrebbe ridotta se viene pagata entro 60 giorni. Infine, il Governo è pronto a introdurre una stretta per le pubblicità che riguardano le sigarette elettroniche, che verranno limitate da rigidi paletti che interessano già i prodotti a base di tabacco.

Secondo i dati del “Rapporto sul fumo in Italia” dell’Istituto Superiore di Sanità, un cittadino italiano su 4 fuma sigarette. Oggi sono circa 12,4 milioni i fumatori nel nostro Paese, ovvero il 24,2% della popolazione totale.

Dopo un lungo periodo di stagnazione si assiste quest’anno a un incremento di 2 punti percentuali: i fumatori infatti erano il 22% nel 2019, ultimo anno di rilevazione pre-pandemica. – si legge nel report – Il trend rilevato nel triennio 2017-2019 che vedeva una costante diminuzione delle fumatrici, non viene invece confermato nel 2022: quest’anno infatti si assiste a un incremento nella percentuale dei fumatori che riguarda entrambi i sessi. In aumento anche le persone che fumano sigarette a tabacco riscaldato: 3,3% del 2022 rispetto al 1,1% del 2019, ma più di una persona su tre (il 36,6%) le considera meno dannose di quelle tradizionali.

Il provvedimento è stato concepito proprio per rafforzare la lotta al tabagismo, in linea con il piano della Commissione europea “Tobacco-free generation”, che si propone di creare una generazione di cittadini libera dal fumo entro il 2040, con meno del 5% della popolazione dipendente dal fumo.

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Fonti: Ansa/ISS

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