Adottato e riportato indietro, così questo Bulldog francese è finito nuovamente in canile

Un Bulldog francese di nome Ralphie ospite di un rifugio americano è stato adottato e riportato indietro per i suoi problemi comportamentali. La struttura che lo ha accolto aveva raccontato più volte di lui e delle sue necessità per evitare adozioni inconsapevoli

Si chiama Ralphie, è un Bulldog francese e stravede per gli hot dogs. Ha conquistato tutto il rifugio del Niagara SPCA dove si trova da un po’ in attesa di una famiglia. Trovargliela non è facile e quando lo staff e i volontari sembravano avercela fatta, l’adozione è andata in fumo.

Il cane brachicefalo era stato adottato da una donna perfettamente in sintonia con lui. Hanno trascorso insieme giorni felici poi la rinuncia di proprietà.

Ralphie era più di quello che si aspettava e non c’è stato modo (e neanche tempo) di affrontare alcuni suoi problemi comportamentali di cui l’adottante era stata informata. Il Bulldog non conosce l’inibizione al morso. Morde dunque, reagendo bruscamente in alcune situazioni.

Questo gli aveva fatto guadagnare il soprannome di “diavolo” nel rifugio, divenendo il demone più popolare del Niagara SPCA. Lo staff non intendeva però gettare la spugna con lui per quanto il sapere quante difficoltà avrebbe comportato la sua adozione pesasse come un macigno.

Chi vuole adottare un cane che morde? Pressoché nessuno proprio come nessuno vuole Ralphie. I volontari del Niagara SPCA non conoscono il suo passato, ma sanno che anche lui merita una casa. Augurandosi che un papà o una mamma umana arrivi presto, hanno iniziato un percorso specifico con un educatore.

Nel mentre hanno scritto un annuncio ancora più chiaro e diretto e sulle sue necessità scoraggiando ipotetici adottanti interessati a lui solamente per la sua fama.

La casa ideale per Ralphie è quella della Madre dei Draghi, ovvero una casa senza altri animali con un proprietario che lo educherà con calma e fermezza, ha scritto il Niagara SPCA.

Da qualche parte lì fuori c’è la sua futura famiglia, deve essere solo consapevole di voler accettare la sfida. Non esistono cani aggressivi ma solamente cani addestrati o abusati in modo da esserlo. In molti però sembrano dimenticarlo o non capire ciò di cui Ralphie abbia bisogno al di là del suo dolce musetto.

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Fonte: Niagara SPCA

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