Viaggio dell’orrore nell’allevamento di suini più grande del mondo: un grattacielo di 26 piani per macellare 1,2 milioni di animali l’anno

In Cina ha aperto i battenti un enorme grattacielo, dove verrà allevato un numero record di suini. Una fabbrica che sa di morte e che potrebbe trasformarsi facilmente in un serbatoio di pericolosi virus...

Un grattacielo di 26 piani con un’estensione di 390mila metri quadri. Dentro non vi abiterà nessuna famiglia e no, non sorgeranno nemmeno uffici. La struttura mastodontica, che è stata inaugurata di recente in Cina, a circa 100 chilometri dalla nota città di Wuhan, ospiterà decine di migliaia di maiali. Qui nascerranno e verranno allevati per poi essere macellati. Una vera e propria fabbrica della morte che rappresenta il più grande allevamento di suini del mondo. 

Il Governo cinese lo dipinge come se fosse una grande innovazione tecnologica, di cui andare fieri, e un’opportunità per la nazione:

In realtà non c’è proprio nulla di cui essere orgogliosi. In questo luogo spettrale chiamato Pig Palace – e gestito dall’azienda Hubei Zhongxin Kaiwei Modern Farming – possono essere ammassati oltre 20.000 suini, caricati in tempi velocissimi sui camion diretti al macello grazie a 6 ascensori che possono reggere fino 10 tonnellate. Circa 1,2 milioni di maiali saranno uccisi per finire sulle tavole cinesi o essere esportati.

Crudeltà senza fine e una minaccia per la salute pubblica

Il gigantesco grattacielo, che qualcuno definiesce hotel per maiali, si trova nella periferia di Ezhou, città nella provincia di Hubei, e ha iniziato a ospitare i primi suini dallo scorso ottobre. Numerose le polemiche sollevate da parte delle associazioni animaliste e ambientaliste. Il progetto rappresenta una forma di crudeltà intollerabile, visto che i maiali trascorreranno la loro breve esistenza circondati da cemento e luci artificiali, senza mai vedere la luce del sole.

Ma non solo. Questo enorme allevamento potrebbe trasformarsi in un serbatoio di virus da cui potrebbe avere orgine la prossima pandemia.

A esprimere le loro preoccupazioni diversi esperti del settore, dato che è ormai noto che gli allevamenti intensivi su larga scala possono trasformarsi in una minaccia per la salute pubblica. “Se una malattia entra all’interno di questo allevamento può esplodere tra gli animali come un incendio” ha avvertito ai microfoni del Guardian Matthew Hayek, ricercatore presso il Department of Environmental Studies della New York University, citato dal Guardian.

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A Hayek fa eco anche il collega Dirk Pfeiffer, della City University of Hong Kong, che sottolinea: “Maggiore è la densità degli animali, maggiore è il rischio di diffusione e amplificazione di agenti patogeni infettivi, nonché il potenziale di mutazione”.

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Fonti: Zhang Meifang/The Guardian

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