Bollette, meglio mercato libero o tutelato? Quale offerta conviene di più secondo Arera

Caro bollette: è una buona idea passare dal mercato tutelato a quello libero per risparmiare? Il passaggio non sempre conviene, come svela l'ultimo report realizzato da Arera

Mercato libero o di maggior tutela? In tempi di crisi energetica… questo è il dilemma! Nella maggior parte dei casi la risposta è “dipende”, come si evince anche dall’ultimo report pubblicato da Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). Nell’ultimo periodo sono sempre di più gli italiani che stanno optando per il passaggio al mercato libero.

Per aiutare i clienti a fare la scelta più adeguata alle proprie esigenze, Arera ha preso in considerazione circa 120 venditori scelti dai clienti domestici che hanno scelto questo regime di mercato e che rappresentano una quota del 94%.

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arera tabella 2022

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In aumento i contratti nel mercato libero, ma è davvero la scelta più vantaggiosa?

La stragrande maggioranza per un’offerta del libero mercato con struttura a prezzo fisso. Per quanto riguarda il settore elettrico, a settembre 2022 si trovavano nel mercato libero il 66,9% (+4,5 punti percentuali rispetto alla rilevazione del mese di marzo 2022) dei clienti domestici e il 75,2% (+2,4 p.p.) dei clienti altri usi connessi in BT.

Passando al gas, la percentuale degli utenti domestici nel mercato libero è pari al 65,7% (+2,0 p.p. rispetto alla rilevazione del mese di marzo ’22) e i condomini uso domestico con consumi inferiori ai 200.000 Smc (+2,3 p.p.) rappresentano una quota del 72,9%.

Nonostante persista una certa disomogeneità nel territorio nazionale in merito alla consistenza del mercato libero, nella gran parte delle regioni e delle province italiane più della metà dei clienti, sia domestici che non domestici, è uscito dal relativo regime di tutela scegliendo un contratto di libero mercato, per entrambi i settori. – chiarisce Arera – Nei sei mesi dall’ultimo aggiornamento in tutte le regioni, anche se con un ritmo disomogeneo nel territorio, per entrambi i settori è cresciuta la percentuale di clienti che sono usciti dalla tutela per scegliere un contratto di fornitura sul mercato libero.

maggior tutela arera

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Tuttavia dall’indagine emerge che questa non si è rivelata la conveniente dal punto di vista della spesa annua.

“Le analisi mostrano che nell’ultimo semestre del 2022 la quota di offerte più vantaggiose scelte dai clienti finali si sono ridotte sensibilmente, specie per le offerte a prezzo fisso” evidenzia Arera nel report.

Per quanto riguarda l’elettricità, nel 2022 per il cliente tipo domestico con consumo da 2.700 KWh e 3 kW di potenza erano disponibili in media 350 offerte più convenienti della maggior tutela, pari al 29,59% di quelle totali. Di queste 261 erano a prezzo variabile e 89 a prezzo fisso.

E per il gas invece? Dal monitoraggio Arera emerge che per il cliente domestico con consumo annuo di 1.400 metri cubi erano disponibili circa 56 offerte più convenienti del servizio di tutela, pari al 9,56% del totale. 22 di queste erano a prezzo variabile, mentre 34 a costo fisso.

“Nel 2022 per la grande maggioranza, ossia il 96,6%, delle offerte scelte in uscita dalla maggior tutela, l’attrattiva esercitata non è
legata a particolari elementi aggiuntivi: solo in pochissimi casi, poco più del 3%, erano presenti servizi aggiuntivi quali elementi qualificanti l’offerta. Tali elementi non si ritengono pertanto sufficienti a giustificare la generalità delle scelte” aggiunge Arera.

L’Autorità ricorda infine che è possibile fare un confronto delle offerte attive di elettricità e gas per scegliere la più conveniente attraverso il Portale Offerte, uno strumento molto utile messo a disposizione di clienti domestici e imprese.

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Fonte: Arera

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