L’orecchino di perla indossato dalla ragazza del celebre dipinto di Jan Vermeer non sarebbe di perla. Lo ha rivelato lo storico dell’arte Pieter Roelofs, secondo cui in realtà sarebbe un’imitazione di una perla di vetro. Una perla di quelle dimensioni, infatti, sarebbe costata troppo per l’epoca.
Il dipinto Ragazza col turbante, meglio conosciuto come Ragazza con l’orecchino di perla, di Jan Vermeer è tra i più famosi dell’artista olandese e dell’arte in genere. Anche grazie al bestseller di Tracy Chevalier La ragazza con l’orecchino di perla del 1999 e al film del 2003 in cui la ragazza ritratta era una giovane Scarlett Johansson che seduceva Colin Firth nei panni di Vermeer, l’opera è diventata una sorta di “superstar”.
La si vede ovunque sui social, tanto che in alcuni casi sembra surclassare in quanto a popolarità un’altra celebre donna dipinta: la Monna Lisa. E ora guai in vista per la Gioconda, dato che il dipinto di Vermeer è nuovamente sulla bocca di tutti.
A quanto pare, l’orecchino di perla non è di perla. Stando ad una nuova interpretazione, il celebre dipinto potrebbe presto cambiare nome perché il gioiello indossato nel 1665 dalla “Ragazza” di Vermeer sarebbe in realtà una goccia di vetro e non una vera e propria perla preziosa.
Una perla di quelle dimensioni sarebbe stata troppo costosa
A sostenerlo è Pieter Roelofs, il co-curatore della retrospettiva dedicata al pittore olandese al Rijksmuseum di Amsterdam, inaugurata lo scorso 10 febbraio e aperta fino al 4 giugno. Ma come è arrivato a queste conclusioni?
A suo dire, una perla delle dimensioni di quella dell’orecchino dipinto nell’olio su tela sarebbe stata decisamente troppo costosa per l’epoca. Insomma, nessuna ragazza del popolo – si è a lungo sopposto che sia ritratta la figlia maggiore dello stesso Vermeer – l’avrebbe potuta indossare.
Nel XVII secolo le perle provenivano infatti principalmente dallo stretto tra l’India e l’attuale Sri Lanka. Roelofs ha dato man forte alla sua teoria spiegando che nel 1632 un gioielliere olandese pagò 500 sterline per una grande perla acquistata a Londra per una principessa (una cifra che potrebbe essere convertita in circa 100.000 sterline odierne). Questa era molto più piccola di quella del dipinto di Vermeer. Conti alla mano, dunque, il pittore non si sarebbe potuto permettere di sborsare così tanto.
Si tratterebbe di un’imitazione di una perla di vetro
Tutto ciò ha portato lo storico dell’arte ad arrivare alla conclusione che quella dipinta nell’opera di Vermeer sia in realtà un’imitazione di una perla di vetro, copie che all’epoca venivano vendute dai soffiatori di vetro veneziani.
Se questa ipotesi fosse confermata, si tratterebbe di una svolta inattesa dopo più di 350 anni dalla sua creazione. Occorrerebbe, come detto, anche cambiare il titolo al quadro ribattezzato “Ragazza con l’orecchino di perla” tra il 1995 e il 1996 dal curatore del Mauritshuis per l’ultima retrospettiva su Vermeer, tenutasi alla National Gallery of Art di Washington e al Mauritshuis dell’Aia. Fino ad allora si era sempre chiamata “Ragazza con il turbante”, titolo che ora potrebbe ritornare in voga.
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