Circo con animali offerto da Papa Francesco: non è questo il modo di celebrare la vita, sfruttandone altre

Polemiche dopo l'evento dell’Elemosineria apostolica che ha richiesto il circo Rony Roller e spettacoli con animali. Circa duemila persone sono state invitate da Papa Francesco ad assistere all'esibizione, ma la scelta del circo con animali non è passata affatto in secondo piano

Quasi duemila persone tra profughi, senzatetto, detenuti e famiglie hanno assistito all’esibizione del Circo Rony Roller lo scorso 11 febbraio, spettacolo con animali richiesto da Papa Francesco e con il cardinale Konrad Krajewski, l’Elemosiniere, che al centro della pista si è fatto scavalcare da un elefante.

Un pomeriggio dedicato allo svago e alla preghiera, che poteva fare sicuramente a meno dello sfruttamento degli animali. Invece no, la “l’arte del circo” (quella con gli animali) è stata lodata dalla Santa Sede.

Gli artisti attraverso la bellezza del circo ci vogliono dire che l’impossibile è possibile, che attraverso ore e ore di allenamento, di rinunce e di perseveranza si può arrivare all’impossibile per noi, ha esordito il cardinale Konrad Krajewski.

Durissima la reazione da parte delle associazioni ambientaliste del nostro Paese. L’OIPA si è rivolta al Pontefice contestando la sua decisione e ribadendo un aspetto che non traspare dalle parole del cardinale Krajewski.

Spiace che il Papa in qualche modo “sponsorizzi” il circo con gli animali. Il Pontefice spesso ha espresso l’esigenza di un maggiore rispetto per la natura, anzitutto nell’Enciclica Laudato si’ del 2015. Quindi questa scelta appare un controsenso con il suo cosiddetto “magistero ecologico”.

Dietro gli esercizi dello spettacolo circense possono nascondersi privazioni, maltrattamenti e sofferenze per gli animali, che vivono in cattività, dietro le sbarre, con spazi a disposizione esigui e perennemente sotto stress. Animali costretti a una vita contro natura, ha commentato il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto.

Come si può celebrare la vita di tutto il creato e dimenticarsi di quella degli animali nei circhi, abusati, maltrattati, frustati per insegnare loro coreografie innaturali? Il circo non è questo, i veri artisti non hanno bisogno di sfruttare animali in cattività.

Il circo con animali è crudele e anacronistico come spiegato anche dai veterinari e non può essere sponsorizzato in questo modo. Se vogliamo davvero insegnare il rispetto degli animali e della vita, allora non dobbiamo fare distinzioni.

Chi sente che la vita è sacra ama la vita al di là delle specie, questo il messaggio che l’OIPA ha rivolto a Papa Francesco e che noi di GreenMe non possiamo che condividere.

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