A Londra hanno trasformato un bunker della guerra nel primo orto sotterraneo del mondo (alimentato solo da fonti rinnovabili)

Una vera e propria galleria sotterranea della seconda guerra mondiale è stata trasformata in un orto, dove tramite fonti di energia rinnovabile si coltivano una grande varietà di colture destinate al consumo umano

Trentatre  metri sotto Clapham High Street a Londra si trova la prima fattoria sotterranea al mondo, che sta rivoluzionando il futuro dell’agricoltura urbana.

Scaffali impilati di foglie verdi fresche prosperano sotto banchi di luci a LED, dove vi sono germogli di piselli, basilico, coriandolo, prezzemolo, rucola, ravanello rosa, piante di senape, la cui fragranza riempie l’ex rifugio antiaereo della seconda guerra mondiale nel sud di Londra.

Il piano del dopoguerra per unire il tunnel al sistema della metropolitana di Londra non è mai stato realizzato così, nel 2015, lo spazio sotterraneo deserto ha dato vita a un vero e proprio orto sotterraneo.

I co-fondatori Richard Ballard e Steve Dring decisero che era un sito perfetto per coltivare cibo riducendo al contempo le emissioni inquinanti del trasporto, dell’approvvigionamento, ma anche il consumo di suolo.

Growing Underground è una fattoria che nutre la città dall’interno della città. Seminiamo, imballiamo e coltiviamo in loco, portando il raccolto al New Covent Garden Market a meno di un miglio di distanza per la distribuzione in tutta la capitale, riducendo i chilometri di cibo, l’inquinamento e lo spreco alimentare.

Com’è nato Growing Underground

Giù nei tunnel, un team di ingegneri e specialisti dei dati ha aiutato gli agricoltori a ottimizzare le prestazioni del raccolto e ridurre il consumo di energia. Sono guidati dal dottor Ruchi Choudhary del Center for Smart Infrastructure and Construction dell’Università di Cambridge e del Data-centric Engineering Program presso l’Alan Turing Institute.

Le piante di questa fattoria ottengono esattamente ciò di cui hanno bisogno in ogni momento di ogni giorno, grazie al potere dei dati e a un “gemello digitale” che se ne prende cura da un laboratorio di Cambridge.

Si tratta di un tunnel non riscaldato senza luce naturale, ossia all’apparenza un luogo improbabile per una fattoria, eppure le piante crescono molto bene, producendo un raccolto all’incirca ogni 10 giorni per tutto l’anno.

Entro il 2022, Growing Underground spera di produrre oltre 60 tonnellate di prodotti all’anno da un’area di 528 m2 (all’incirca le dimensioni di un campo da tennis).

Su entrambi i lati del passaggio, alto 2,5 m, le piante crescono senza terra (“idroponica”) su tagli di tappeti di lana destinati alla discarica e annaffiati da serbatoi alloggiati a un livello inferiore. Il sistema idroponico utilizza il 70% in meno di acqua rispetto ai metodi agricoli convenzionali. Le luci a LED forniscono luce a basso costo per la fotosintesi, e mantengono una temperatura costante di circa 22 °C.

L’azienda agricola cresce 12 volte di più per unità di superficie rispetto a una serra tradizionale nel Regno Unito; in più, utilizza il 100% di energia rinnovabile, per ridurre il consumo di energia e massimizzando la crescita delle colture.

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Fonte: University of Cambridge

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