Esistono disabilità che non si fanno vedere, quelle silenti di cui nessuno s’accorge. Eppure ci sono e si fanno sentire eccome, rendendo la vita di chi ne soffre spesso assai complicata, tanto che a volte potrebbe essere necessario chiedere un aiuto
Avete mai notato persone che indossano al collo un cordino verde scuro con i girasoli disegnati sopra? Vi siete mai chiesti a cosa potesse servire? Ebbene, si tratta di veri e propri cordoncini che danno una mano a coloro che soffrono di disabilità invisibili. Come?
Realizzato nel 2016 dall’Associazione britannica Hidden Disabilities, che si occupa di disabilità invisibili, cioè di disabilità che non si vedono a “occhio nudo”, il cordino Sunflower, che è usato in molti Paesi e anche in Italia, serve a fare in modo che la persona che lo indossa ottenga la precedenza in una fila oppure l’assistenza a cui ha diritto.
Il motivo? Non tutte le disabilità sono visibili, alcune non sono immediatamente evidenti.
Le disabilità invisibili
Malattie cardiovascolari, fibromialgia, morbo di Crohn, endometriosi… A livello globale 1 persona su 7 vive con una disabilità. Cioè circa 1,3 miliardi di persone.
Ma mentre alcuni di noi sperimentano una disabilità visibile, molti hanno una condizione non visibile o oppure vivono sulla propria pelle una combinazione di condizioni visibili e non visibili. Queste possono essere fisiche, visive, uditive o neurologiche e vanno dall’autismo e l’ADHD a disturbi cognitivi come difficoltà di apprendimento e demenza, nonché condizioni di salute mentale. Possono anche essere condizioni respiratorie e croniche come asma, diabete, dolore cronico e disturbi del sonno.
Per quanto diverse siano queste condizioni, lo sono anche le esigenze di accesso di ogni persona e le barriere che devono affrontare nella vita quotidiana. Ecco spiegato il motivo per cui alcune persone con condizioni che non sono immediatamente ovvie per altri possono indossare un qualcosa di distintivo per identificare con discrezione le loro esigenze di accesso nei negozi, al lavoro, sui mezzi di trasporto o negli spazi pubblici.
Da qui è partita l’idea di Hidden Disabilities.
Il cordino Girasole, cosa fare se ne vedi uno
Il cordino con i girasoli serve allora a segnalare che una persona ha bisogno e diritto di assistenza e di precedenza. E, perché no, serve anche a relazionarci con le disabilità qualunque forma esse abbiano. Da dove si parte? Dal rispetto di chi ci è di fronte, non necessariamente deve essere su una sedia a rotelle per patire una sofferenza che non si vede.
Nulla di più semplice, dunque.
- partiamo col guardare le persone come individui che potrebbero aver bisogno e non come ingombri da levare di torno
- se vediamo un laccetto coi girasoli magari alla bilgietteria in stazione, all’aeroporto, al supermercato, sappiamo che in quel momento quella persona che lo indossa ha probabilmente necessità di non fare la fila
- se vediamo un laccetto girasole, quello può anche segnalare che la persona che lo indossa ha probabilmente bisogno di assistenza medica urgente
- il laccetto girasole serve anche a indicare che c’è un motivo se si sta usufruendo di corsie o parcheggi riservati. Per cui teniamoci un attimo alla larga da isterismi di sorta quando siamo al volante
- manteniamo la calma: capita, infatti, che le persone con disabilità invisibili ci mettano più tempo o siano lenti a fare determinate cose. Beh, se vediamo un cordino verde sappiamo di dover almeno contare fino a 10.
QUI è dove acquistare il cordoncino.
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Fonte: Hidden Disabilities
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