Terremoto in Turchia e Siria: come possiamo aiutare concretamente la popolazione colpita

In Siria e in Turchia regnano lo sconforto e la desolazione, dopo il catastrofico terremoto dello scorso lunedì. Mentre proseguono le difficili operazioni di soccorso dei superstiti, milioni di persone sono rimaste senza casa e rischiano di morire di morire di freddo. Sul territorio dei due Paesi sono presenti numerosi volontari e Ong che stanno offrendo assistenza a sfollati e feriti. Ognuno di noi può fare la propria parte dall'Italia, ecco come

In Siria e Turchia si continua a scavare fra le macerie. È una disperata corsa contro il tempo per salvare le persone sopravvissute al violentissimo sisma, di magnitudo 7.8, che lo scorso lunedì ha sconvolto i due Paesi del Medio Oriente. Il tragico bilancio delle vittime continua a crescere di ora in ora: finora sono quasi 8mila i morti accertati e oltre 10mila i feriti. Sono numeri spaventosi di una vera e propria ecatombe.

https://www.facebook.com/100090067571723/videos/596587758978085/

Nelle strade di città come Aleppo (già distrutta da una guerra che dura da oltre 10 anni) e Kahramanmaraş si respira aria di desolazione e di morte.

Lo scenario è apocalittico: case ed edifici completamente sbriciolati, strade spaccate e auto inghiottite dalle voragini, gente che urla, intere famiglie distrutte. Ma la speranza di trovare ancora persone vive non si spegne e nelle scorse ore in Siria una donna ha dato alla luce una bambina sotto le macerie prima di morire. Un piccolo barlume nell’oscurità.

La macchina dei soccorsi va avanti senza sosta e nei due Paesi sono arrivati aiuti da diverse parti del mondo, fra i soccorritori che stanno dando il loro contributo ci sono anche i Vigili del Fuoco italiani. A rendere più complesse le operazioni di salvataggio sono le difficili condizioni meteo; l’ondata di freddo gelido e neve, purtroppo, sta dando il colpo di grazia.

Per fortuna sul campo ci sono migliaia di volontari e associazioni che si stanno occupando di fornire assistenza alla popolazione colpita da questa immane tragedia. Anche noi dall’Italia possiamo offrire il nostro aiuto. In queste ore difficili ogni piccola donazione può rivelarsi preziosa. Vediamo quali sono i principali enti che possiamo sostenere a distanza e come farlo.

Le organizzazioni a cui donare

White Helmets

Sono oltre tremila i volontari della Ong della Protezione civile siriana White Helmets che stanno scavando a mani nude fra le macerie alla ricerca di sopravvissuti. Queste persone operano in uno dei Paesi più pericolosi al mondo, dove i bombardamenti sono all’ordine del giorno continui bombardamenti da oltre un decennio.

Nel corso degli ultimi 5 anni hanno salvato oltre 100mila vite e in molti casi hanno sacrificato la loro. E adesso, dopo il devastante terremoto, sono nuovamente in prima linea per dare il loro prezioso contributo.

Per donare CLICCA QUI. 

Unicef

A dare un prezioso contributo nei due Paesi mediorientali anche l’Unicef, che sta distribuendo kit di primo soccorso per medicare i feriti, alimenti e coperte e allestendo rifugi per dare riparo alle persone colpite dall’ecatombe.

Per donare CLICCA QUI. 

Medici senza Frontiere

L’équipe di Medici senza Frontiere, che da tempo è presente in Siria, si sono attivati per dare il loro aiuto in questa emergenza.

“Anche le strutture mediche sono state gravemente colpite, in alcuni casi è stato necessario evacuarle, come è accaduto, ad esempio, per uno dei reparti di maternità che MSF sostiene a Jindayris, dove la struttura è stata gravemente danneggiata e i bambini nelle incubatrici sono stati evacuati e portati in altri luoghi. I pochi ospedali funzionanti sono sovraccarichi di lavoro e il personale medico è esausto. Abbiamo inviato personale per sostenerli” fa sapere Francisco Otero Villar, capomissione MSF per la Siria.

Nella città di Idlib e in altre zone del Nord-Ovest del Paese l’organizzazione l’Ong sta curando centinaia di persone ferite e offrendo beni di prima necessità e coperte alle famiglie sfollate.

Per donare CLICCA QUI. 

Caritas

Anche la nostra Caritas sta offrendo il suo aiuto concreto nei due Paesi. La Conferenza Episcopale Italiana ha deciso di stanziare 500mila euro dai fondi otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, per devolverle alle vittime del terremoto. Ma c’è bisogno di altre donazioni per aiutare un maggior numero di persone.

https://www.facebook.com/IAmCaritas/posts/pfbid02xeUR4Mc7VponYy75k9LmCk8VT2G6NDLprDSuZttyik8KnMX8Y91btudYCpbJwc13l

Per donare CLICCA QUI. 

Still I Rise

Sul campo è presente pure l’organizzazione internazionale indipendente Still I Rise, in prima linea da tempo per offrire istruzione e protezione ai minori profughi e vulnerabili.

Per donare CLICCA QUI. 

Hepsiburada

Infine, per chi volesse donare direttamente beni di prima necessità alla popolazione colpita il sito turco di e-commerce Hepsiburada offre la possibilità di scegliere fra diversi prodotti (la lista viene aggiornata costantemente in base alle esigenze), fra cui alimenti, pannolini, vestiti, guanti e stufette. I beni ordinati vengono poi distrubuiti alle famiglie sfollate che si trovano nei vari rifugi del Paese.

Per acquistare i prodotti dalla piattaforma CLICCA QUI. 

Seguici su Telegram Instagram | Facebook TikTok Youtube

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram