Smettiamo di prendercela con Madonna e cominciamo a contrastare le pressioni della nostra società sulle donne

La (leggendaria) artista è salita sul palco per presentare la performance di Sam Smith e Kim Petras, premio per la Miglior Performance di un duo con Unholy. E giù polemiche sul suo aspetto

Sono qui per dire grazie a tutti i ribelli là fuori, per aver intrapreso un cammino nuovo e averne abbracciato tutte le conseguenze”, così Madonna – oltre 40 anni di una strepitosa carriera – sale a sorpresa sul palco dei Grammy anno 2023 per presentare Sam Smith e Kim Petras, vincitori nella categoria Miglior performance (di un duo, tra l’altro, che ha consacrato Petras come prima artista transgender a vincere un premio).

Ma no, il pubblico vede altro. Non ascolta le parole della cantante planetaria rivolte ai ribelli, agli “scioccanti”, agli “scandalosi”, ai “problematici” – in un vero e proprio inno alla diversità come arma unica che porta al successo personale.

No, il pubblico vede meravigliato quel viso probabilmente oggetto di chirurgia plastica. I grandi e acuti osservatori hanno così twittato il loro stupore.

Cosa è successo alla faccia di Madonna?! #GRAMMYs, si è letto qui e lì sui social.

Madonna chi? Non può essere lei?

Non c’era davvero alcun motivo. Stava per invecchiare magnificamente. È sempre stata bellissima

Madonna non sembra nemmeno Madonna.

E c’è anche chi l’ha paragonata, sarcasticamente, al personaggio del film Saw.

Insomma, pare sia diventato il passatempo principale di chi è dietro a uno schermo rendere ridicola una celebrità (femminile) che si affida alla chirurgia estetica. E il bello è che è molto più facile sminuire Madonna come individuo piuttosto che chiedersi perché così tante donne sentano il bisogno di farlo.

Ci siamo mai resi conto che dovremmo colpevolizzare il sistema che le vuole così, piuttosto che la Madonna di turno? Abbiamo mai valutato realmente quanto sia potente la pressione totalmente ingiusta che le donne affrontano per spendere i loro soldi guadagnati duramente e il loro tempo conformando il loro aspetto agli standard della società?

Ogni minuto che passiamo a prendere in giro Madonna è un altro minuto che non spendiamo per criticare piuttosto il sistema che fa vergognare le donne per un processo naturale che nessuno può controllare. Ogni minuto che la deridiamo è un altro minuto incolpiamo le donne, non la cultura.

Fateci caso: parliamo (ancora non abbastanza) di discriminazioni di genere, di violenze sessuali, ma mai per nulla di discriminazioni legate all’età e ai segni del tempo.

Di tempo c’è ancora per invertire la tendenza, basta contare fino a 10 e avere un minimo di tatto. E, sì lo ripetiamo fino alla noia, inculcare nei nostri figli l’idea che il mondo è alla rovescia e di dover fare di tutto per cambiarlo: con loro prendiamoci un momento per chiedere come la cultura, il sistema, la società stiano modellando la scelta di quella donna. I

E insegna loro la favolosa arte di essere critici nei confronti del sistema, non della persona.

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