Il sangue artificiale per trasfusioni salvavita è a un passo dalla realtà

Un gruppo di ricercatori ha sperimentato la possibilità di sviluppare un vero e proprio sangue artificiale, che potrebbe divenire presto un’alternativa efficace e valida alle normali trasfusioni

Il sangue artificiale potrebbe finalmente alleviare il disperato bisogno di donazioni di sangue. Questo prodotto salvavita è un passo più vicino alla realtà, perché i ricercatori della University of Maryland School of Medicine (UMSOM) stanno sviluppando e testando questa nuova alternativa.

I ricercatori hanno dichiarato:

Abbiamo riunito un team eccezionale per sviluppare un prodotto di sangue intero biosintetico, che può essere liofilizzato per una facile portabilità, conservazione e ricostituzione. Sarà progettato per un facile utilizzo e funzionerà come una trasfusione di sangue tradizionale per stabilizzare la pressione sanguigna di un paziente o facilitare la coagulazione del sangue.

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Lo studio

Per creare questa nuova alternativa al sangue reale, i ricercatori intendono utilizzare l’intelligenza artificiale, piattaforme sperimentali all’avanguardia. Testeranno l’efficacia e la sicurezza del prodotto nelle vittime di traumi che soffrono di lesioni multiple e complesse, come shock e lesioni cerebrali traumatiche.

Anche se le trasfusioni di sangue rimangono il trattamento tradizionale, ci sono diverse limitazioni al suo utilizzo come la disponibilità di donatori, requisiti di conservazione frigorifera e una durata di conservazione limitata (40 giorni).

Questo è il motivo per cui molti scienziati si rivolgono a prodotti artificiali come possibile soluzione. Questo sangue artificiale, infatti, sarebbe conservabile a temperatura ambiente e avrebbe una durata di conservazione prolungata.

Cosa c’è nel sangue artificiale? Vi sono diversi componenti bioartificiali e sintetici per fornire ossigeno, arrestare il sanguinamento e ripristinare il volume, che sono le principali funzioni terapeutiche delle trasfusioni di sangue.

Successivamente, il team testerà l’efficacia e la sicurezza in modelli realistici, oltre a generare modi per stabilizzare il prodotto e farlo durare per mesi in condizioni anche estreme.

In tutto questo, il team perfezionerà anche i metodi di produzione per portare il prodotto sul mercato, tra cui produzione, ridimensionamento, confezionamento e controllo qualità.

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Fonte: University of Maryland School of Medicine

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