Inorridiamo al pensiero di mangiare insetti ma spesso lo facciamo già, del tutto inconsapevolmente. Abbiamo parlato ad esempio di alcuni cibi o bevande che contengono cocciniglia, colorante rosso che si ricava dall'omonimo insetto. Oggi vi mostriamo invece un additivo alimentare (presente in alcuni ovetti di cioccolata) che si chiama gommalacca e che si ottiene da un insetto
Ci sconvolge tanto il fatto che l’Unione Europea abbia approvato il consumo di insetti per uso alimentare ma, quello che non sappiamo, è che già li abbiamo mangiati inconsapevolmente. Insetti “nascosti” sotto forma di additivi alimentari o coloranti sono presenti da tempo in cibi e bevande molto note.
Vi abbiamo già parlato ad esempio degli aperitivi e dei succhi di arancia rossa che, in alcuni casi, ancora contengono il colorante cocciniglia (E120), ricavato dall’omonimo insetto:
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Della cocciniglia, in realtà, noi di greenMe parliamo da anni, era infatti il 2016 quando vi proponevamo un confronto tra succhi di frutta di arancia rossa, sottolineando proprio la presenza di questo colorante di origine animale in diversi prodotti. Leggi anche: Succhi di frutta arancia rossa a confronto: quali e come scegliere?
Ora la situazione è un po’ cambiata e piuttosto che la cocciniglia si utilizza più spesso la variante sintetica o ancora coloranti naturali come il concentrato di barbabietola, di carota nera o di ribes nero.
C’è però un altro additivo, dal nome apparentemente neutro “gommalacca”, che nasconde in realtà una produzione che deriva da insetti.
Cos’è la gommalacca
Anche della gommalacca avevamo già parlato in un vecchio articolo sugli additivi di origine animale “nascosti” all’interno di alcuni prodotti di uso comune. Leggi anche: 5 additivi di origine animale: la crudeltà che non ti aspetti
Ma come si ricava la gommalacca?
Questo additivo, che in etichetta si può trovare anche presente con la sigla E904, è una secrezione dell’insetto dell’ordine degli emitteri Kerria lacca, presente nelle foreste di Assam e Thailandia.
Viene usato come agente lucidante per pillole e caramelle ma si può trovare anche nei cioccolatini. Infine viene adoperato come rivestimento della frutta per impedirne il deperimento dopo la raccolta.
Gommalacca nei cioccolatini
Volete un esempio noto di cioccolatini in cui è presente gommalacca? Pensiamo agli ovetti Kinder Schoko-Bons.
Questa la lista degli ingredienti, presa dal sito Kinder e che vi riportiamo integralmente:
- cioccolato finissimo al latte 50% (zucchero, latte intero in polvere, burro di cacao, pasta di cacao
- emulsionanti: lecitine (soia); aromi
- zucchero
- latte scremato in polvere
- olio di palma
- nocciole (5,8%)
- burro anidro
- cioccolato extra (zucchero, pasta di cacao, burro di cacao, emulsionanti: lecitine (soia); aromi)
- agenti di rivestimento (gomma arabica, gommalacca)
- sciroppo di glucosio
- emulsionanti
- lecitine (soia)
- aromi
Se volete evitare davvero gli insetti (o le loro secrezioni), allora dovreste sempre leggere le etichette di cioccolatini e caramelle per vedere se contengono cocciniglia o gommalacca.
Forse non è la stessa cosa che mangiare farina di grillo ma sempre di utilizzo (e sfruttamento) di insetti ad uso alimentare si tratta. Ricordiamo però che abbiamo sempre la possibilità di scegliere cosa acquistare e cosa no.
Fonte: Kinder
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