Un recente studio ha indagato sugli effetti della dieta mediterranea e la salute del cuore, rivelando che questo regime alimentare, grazie all'alta percentuale di metaboliti fenolici, è in grado di preservare la salute cardiovascolare
In Europa, le malattie cardiovascolari (CVD) sono una delle principali cause di morte prematura. Queste sono associate alle condizioni e alle abitudini di salute delle persone, come il fumo, l’ipercolesterolemia, l’obesità, l’ipertensione, le cattive abitudini alimentari e il diabete mellito.
L’American Heart Association (AHA) ha proposto nel 2010 il punteggio di salute cardiovascolare ideale (ICVH) per migliorare la salute generale e ridurre i decessi dovuti a malattie del cuore. Il punteggio ICVH si basa su sette parametri, inclusi l’indice di massa corporea (BMI), dieta sana, attività fisica appropriata e non fumare, nonché fattori di salute favorevoli come glicemia normale, colesterolo e livelli di pressione sanguigna adeguati.
La salute cardiovascolare e la dieta sono strettamente collegate, perché i nutrienti e le sostanze fitochimiche ottenute dalla dieta svolgono un ruolo significativo nella prevenzione o nell’incidenza delle malattie cardiovascolari.
Diversi studi hanno rivelato che la dieta mediterranea (MedDiet), basata su un elevato apporto di frutta secca, legumi, frutta, verdura, olio extra vergine di oliva e quantità moderate di vino, riduce il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.
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Lo studio
Un recente studio di Food Research International ha identificato e quantificato i dati dello studio PREDIMED, ossia uno studio clinico multicentrico di cinque anni che ha esaminato l’effetto della tradizionale MedDiet sulla prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari.
In Spagna, 7.447 partecipanti sono stati reclutati tra ottobre 2003 e dicembre 2010. Il presente studio ha incluso 200 partecipanti selezionati in modo casuale dal centro di reclutamento PREDIMED-Hospital Clinic di Barcellona, in Spagna.
I dati hanno rivelato che la MedDiet era collegata ai metaboliti fenolici, che possono migliorare la salute cardiovascolare.
È interessante notare, inoltre, che una maggiore aderenza alla MedDiet è stata associata anche a un aumento dei Bacteroidetes, come il genere Prevotella, nell’intestino che sono coinvolti nel metabolismo dei polifenoli.
Nonostante i suoi punti di forza, però, l’attuale studio presenta alcuni limiti, come l’inclusione di soli individui mediterranei anziani ad alto rischio di sviluppare malattie cardiache. Quindi, sono necessarie ulteriore ricerche su un campione più ampio, per confermare i risultati.
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Fonte: ScienceDirect
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