Le piante carnivore sono tanto belle quanto fragili: scopri come coltivarle al meglio seguendo 5 semplici consigli.
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Hai da poco acquistato una pianta carnivora e non sai come farla crescere rigogliosa? Per scoprire come prenderti cura di una pianta carnivora e farla vivere a lungo basta seguire i nostri 5 consigli su terriccio, vasi, annaffiamento e altro!
Le piante carnivore hanno un fascino molto particolare: a differenza delle loro sorelle e cugine verdi, sembrano più vive e interagiscono con l’ambiente circostante…anche se per catturare insetti. Utili per liberarci dal loro ronzio fastidioso in estate, in realtà la dionea, la sarracenia, la nepenthes e le altre varietà di piante carnivore sono bellissime da avere sia in appartamento che all’esterno durante tutto l’anno.
Per aiutarle a crescere forti e resistenti, segui questi 5 consigli. Trovi tutte le informazioni essenziali per iniziare e curare le tue piante carnivore.
Qual è il miglio terriccio per le piante carnivore?
Le piante carnivore hanno bisogno di un mix particolare, se userai quello più universale, adatto ad altri tipi di piante, rischi di farle seccare molto rapidamente. Per questo, dovrai optare per un mix di muschio di torba, sabbia e/o perlite. Per la sabbia, opta per una tipologia indicata per l’ortocultura, mentre per il muschio di torba è necessario fare attenzione alla presenza di fertilizzanti, perché potrebbero causare la fine prematura della tua pianta carnivora.
Per aiutare il terriccio a mantenere l’umidità, ma anche per non disperdere la perlite e la sabbia, puoi usare dello sfagno sul fondo del vaso. Assicurati che sia sfagno dalla fibra lunga, perché altre varietà potrebbero complicare la vita alla tua pianta carnivora.
Posso annaffiare le piante carnivore con l’acqua del rubinetto?
Non c’è una risposta univoca a questa domanda, siccome dipende dalla durezza dell’acqua del comune dove vivi. Nel caso in cui tu abbia dell’acqua molto calcarea, non usarla per annaffiare le tue piante carnivore, piuttosto impiega dell’acqua piovana, dell’acqua demineralizzata oppure dell’acqua risultato di osmosi. Per un risultato ottimale, scegli acqua pura, minerale e non troppo dura.
Se non sei sicuro della durezza dell’acqua nel tuo comune, puoi comprare un misuratore per rilevare quanti solidi dissolti sono presenti nell’acqua. Il valore ottimale è sotto le 160 parti per milione.
A dispetto di quanto potresti immaginare, le piante carnivore adorano i climi umidi e puoi anche annaffiarli usando il trucco del vassoio. Con questo nome si indica una pratica di innaffiamento in cui si poggiano i vasi su di un vassoio con i bordi rialzati riempito con l’acqua. In questo modo, la pianta può assorbire lentamente i liquidi necessari direttamente dalle radici.
Devo usare il fertilizzante per le piante carnivore?
Evita il più possibile l’uso di fertilizzanti quando coltivi piante carnivore. Potresti trovare qualche tipologia che ti permetta di somministrare dei nutrienti necessari, ma, in generale, i fertilizzanti in commercio risultano molto potenti e forniscono nutrienti in eccesso al terriccio.
D’altronde, la particolarità di queste piante è proprio che per nutrire il terriccio catturano gli insetti, che forniscono i minerali necessari alla loro crescita. Se però ritieni necessario fertilizzare, puoi spruzzare del fertilizzante direttamente sulle foglie, e mai nel terriccio. Non eccedere con il quantitativo, oppure danneggerai o peggio distruggerai la tua pianta.
Nel caso tu abbia una di queste varietà sud-africane – Drosera regia, glabripes, slackii – dovrai utilizzare ancora minori quantità di fertilizzante.
In quale vaso devo piantare una pianta carnivora?
Gli unici contenitori che dovresti utilizzare per una pianta carnivora sono i vasi realizzati in plastica oppure in terracotta smaltata. Questi due materiali sono poco porosi – o per nulla porosi – favorendo la ritenzione dell’umidità e aiutando la pianta ad assumere i liquidi necessari.
Se in fase di scelta opti per dei vasi forellati sul fondo, puoi utilizzare il metodo del vassoio per annaffiarle. Altrimenti, puoi optare per un vaso senza buchi, ma dovrai annaffiare spesso.
I parassiti possono attaccare le piante carnivore?
Ebbene, nonostante l’ironia del caso, sì, gli insetti possono aggredire le tue piante carnivore. Per questo, dovresti comunque fare attenzione e, nel caso qualcuna venga colpita, isolarla immediatamente per porre rimedio all’infestazione prima che sia troppo tardi.
Alcuni segni comuni sono:
- foglie rinsecchite e avvolte a spirale su loro stesse
- muffa biancastra e batuffolosa sugli snodi
- scaglie intorno alle foglie e allo stelo
Nel caso in cui dovessi trovare uno di questi sintomi, taglia le foglie e ripulisci le scaglie con un fazzolettino oppure un cotton fioc imbevuto di alcol. Dopo di ché, puoi utilizzare un insetticida organico e non troppo aggressivo.
Come prendersi cura di una pianta carnivora
Questi 5 consigli sono un ottimo punto di partenza per far crescere la tua pianta e mantenerla sana a lungo.
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