I forti rincari dei prodotti alimentari nel 2022 mettono a dura prova l’economia italiana, come confermato dai dati di Altroconsumo e ISTAT
Secondo le analisi di Altroconsumo e i dati di ISTAT, il 2022 è stato un anno da record per l’inflazione: si stima infatti un vertiginoso aumento dei prezzi dei prodotti alimentari di circa l’8,1%.
Nel periodo della pandemia la percentuale era addirittura diminuita dello 0,2% rispetto al 2019.
Per gli italiani, tra i prodotti più costosi nel 2022 ci sono purtroppo anche molto prodotti di prima necessità come pane, cereali, farine, pasta e riso.
Anche i prezzi di carne (soprattutto quella di pollo) e pesce sono aumentati.
All’appello non mancano latte fresco, che registra un aumento del 20% circa; latte a lunga conservazione, che sfiora addirittura un aumento del 35%. In più yogurt, formaggi vari e uova.
I tre prodotti più cari di questo 2022 si confermano burro, oli alimentari e zucchero, che registra il 50% di aumento del prezzo.
Tuttavia anche i prodotti meno indispensabili come gelati, succhi di frutta e piatti pronti riportano significativi rincari.
L’associazione per la tutela e la difesa dei consumatori italiani (Altroconsumo) ha monitorato i prezzi dei prodotti alimentari sugli scaffali dei supermercati, ipermercati e discount, mese per mese durante tutto il 2022.
Questo per evidenziare ancor di più quanto gli aumenti dei prezzi, anche di prodotti di prima necessità, colpiscano i consumatori italiani di tutte le fasce economiche.
L’esperimento di Altroconsumo è stato quello di riempire un ipotetico carrello della spesa con soli 10 prodotti alimentari, i più comuni sulle tavole degli italiani come per esempio la pasta, la farina 00, latte, zucchero e caffè, passata di pomodoro e gli olii (extravergine e di girasole). Sono state considerate anche zucchine e banane sfuse dei supermercati ed ipermercati. Ecco la tabella elaborata dall’associazione dei consumatori su dati
AUMENTO DEI PRODOTTI ALIMENTARI TRA OTTOBRE 2021 E OTTOBRE 2022 |
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PRODOTTI | DIFFERENZA |
Zucchine | +58% |
Olio di semi di girasole | +51% |
Zucchero di barbabietola | +51% |
Farina di grano tenero tipo 00 | +37% |
Latte UHT | +32% |
Pasta di semola | +23% |
Passata di pomodoro | +21% |
Olio Extravergine d’Oliva | +18% |
Banane | +14% |
Caffè in polvere | +9% |
Il totale dei 10 prodotti, se la spesa fosse stata fatta nel 2021,sarebbe stato pari a 20,45€. Mentre, la stessa spesa fatta nel 2022, comportava un costo superiore di 25,45€ registrando quindi un aumento del 24%.
Le cause di questi significativi aumenti sono molteplici: in primis il conflitto tra Russia ed Ucraina con la conseguente tensione sui prezzi energetici che di certo ha avuto un grande impatto anche sui prezzi dei prodotti alimentari.
Tuttavia i costi di alcuni di questi hanno cominciato ad aumentare anche prima del tragico conflitto. Le cause sono da imputare alla crisi climatica e alle varie chiusure e riaperture a seguito della pandemia da Covid-19.
Fonte: Altroconsumo
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