La leggenda del calicanto e del pettirosso, l’arbusto che protesse l’uccellino dal freddo

Una splendida leggenda narra il primo incontro tra un arbusto di calicanto e un pettirosso stremato, raccontando come la pianta aiutò l'uccellino in un gelido inverno

In questi giorni anomali in cui la primavera verste le spoglie dell’inverno può capitare di osservare il calicanto in fiore e rimanere inebriati dal suo profumo. Sebbene questo arbusto ornamentale originario della Cina sbocci generalmente verso febbraio, le sue gemme rievocano meravigliose leggende d’inverno, raccontandoci la storia del calicanto e del pettirosso, colui che annuncia l’arrivo della stagione.

Si narra infatti che un rigidissimo inverno un pettirosso esausto cercasse riparo tra gli arbusti. Nessuna pianta, nessun cespuglio sembrava però voler ospitare la povera creatura. Il pettirosso continuò così a vagare stremato passando da albero ad albero, ramo dopo ramo, fin quando una pianta non lo invitò ad avvicinarsi.

Era proprio il calicanto che con le sue ultime foglie offrì al pettirosso un giaciglio, riparandolo dalle intemperie. La generosità del calicanto aveva commosso tutta la natura. Fu così che Dio decise di premiare il suo buon cuore. Il Signore ricoprì i rami del calicanto di stelle e queste si trasformano in dei fiori lucenti.

Da quel momento il calicanto fiorì d’inverno e i suoi fiori radianti abbellirono da allora tutti i giardini e le aiuole, portando nel freddo inverno un tocco di luce calda. Forse anche nel suo melodioso nome possiamo ritrovare un richiamo al cinguettio del pettirosso, il suo fortunato piccolo ospite.

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