Giornata delle Memoria, questi sono i libri che ho scelto per i miei ragazzi (da leggere necessariamente)

“Se è accaduto può di nuovo accadere”, scriveva Primo Levi. Ecco che allora quel graduale processo di conoscenza deve passare dai nostri nonni a noi ai nostri figli. Lo si fa (anche) con i libri e con un briciolo di senno in più che qualche essere umano dovrebbe tenere

Si parlerà nuovamente di memoria, quella da tenere viva sui campi di concentramento del secolo scorso. Si chiederà di parlarne, di associare la sofferenza che fu all’urgenza netta di non ripetere quegli stessi errori. Lo si ripete ogni anno, come un mantra: ricordate, imparate, non reiterate quella cattiveria cieca.

Una necessità che stride e fa dolore: sicuri che dal passato abbiamo imparato qualcosa? Abbiamo vagamente idea di quello che sia accaduto o stia accadendo ai palestinesi, agli ucraini, ai siriani, ai somali? E in Myanmar, in Nigeria, in Sudan, nel Congo, in Senegal?

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Ovunque c’è terrore e distruzione. E sì, certo, se da un lato la parola Shoah descrive qualcosa di orribile che ha lasciato ferite ineguagliabili e che deve necessariamente entrare a far parte del vocabolario di ognuno di noi (perché conoscenza equivale a non paura e a una concreta evoluzione definitiva), dall’altro – forse – proprio la descrizione di quegli orrori potrà un giorno renderci persone migliori.

Questo è il mio pensiero, a pochi giorni dalla Giornata della Memoria anno 2024.

In questo momento storico è bene parlare ancora di Shoah ai miei figli? Che senso ha? Davvero serve?

Sì certo. Non abbiate dubbi, come non ne ho io. Non si può azzittire il rumore delle coscienze, non si può non provare ancora e ancora a formare anime consapevoli dei principi fondamentali dell’uguaglianza degli esseri umani e dei diritti della persona.

Si parte di qui. Si riparte ogni giorno. Anche le nuove generazioni, soprattutto, hanno bisogno di essere imboccate e rese sazie di cultura e conoscenza per essere un giorno una generazione di adulti migliori di noi.

Si parte dai libri, ovvio, e questi sono quelli che ho scelto per i miei ragazzi.

Il rifugio segreto, di Luca Azzolini

 

il rifugio segreto di azzolini

©DeA

La storia di Anna Frank raccontata dalla prospettiva del nascondiglio che custodì i segreti, le paure e i sogni di Anna.
(DeAgostini) 13,90 euro | Target: 11+

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La prima luce dell’estate, di Kirsten BOIE

 

libro olocausto

©DeA

Un romanzo intenso (DeAgostini) che racconta come un’intera generazione di sopravvissuti sia riuscita a costruire un nuovo mondo sulle rovine del vecchio. Una storia attuale e senza tempo, che parla di pace e ricostruzione.
15,90 euro | Target: 12 +

Il volo di Sara, di Lorenza Farina

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(linkaffiliazione)

Illustrato da Sonia M.L. Possentini (Fatatrac edizioni), racconta ai più piccoli una storia di deportazione e di Shoah. Nelle pagine, il delicato incontro tra una bambina e un pettirosso in un campo di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale. Il piccolo pettirosso porterà con sé questa nuova amica perché la Shoah è “una cosa troppo crudele per una bambina“.
Di Lorenza Farina c’è anche La bambina del treno.

Le gemelle di Auschwitz, di Eva Mozes Kor e Lisa Rojani Buccieri

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©Newton Compton Editori

Due gemelle di dieci anni deportate nel più atroce dei campi di sterminio. Eva Mozes Kor racconta l’agghiacciante esperienza vissuta ad Auschwitz insieme alla sorella Miriam. Quando la famiglia arrivò al campo, i genitori e le sorelle maggiori furono subito mandati nelle camere a gas, meantre le due gemelle vennero affidate al dottor Josef Mengele, passato alla storia come l’Angelo della morte. Ogni giorno, infatti, i gemelli venivano sottoposti a spaventosi esperimenti medici, e molti di loro non sopravvissero.
Newton Compton Editori.

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Il diario di Jorg. La tragedia della verità nella vita di un ragazzo tedesco, di Giuseppe Pederiali

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©Mondadori (linkaffiliazione)

Un ragazzino 13enne di Monaco scopre che suo padre è un ufficiale tedesco delle SS. Molto orgoglioso del lavoro del padre, comincia a cambiare opinione e ad entrare in conflitto con lui quando comincia a prendere coscienza delle atrocità fatte agli Ebrei.
Bruno Mondadori.

Quando Hitler rubò il coniglio rosa, di Judith Kerr

hitler coniglio

Braccati dai nazisti, Anna e la sua famiglia lasciano Berlino ma sono costretti a cambiare città più volte e adattarsi non è così semplice. Sullo sfondo c’è l’unione della sua famiglia ma cosa sarà questo coniglio rosa?

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