L’inquinamento puo’ causare autismo: una nuova ricerca accusa stirene e cromo

Inquinamento atmosferico: secondo un nuovo studio, le alte concentrazioni di stirene e cromo sarebbero la causa dell'autismo nei bambini

Smog e autismo: torna lo spettro dell’inquinamento sulla salute dei bambini. Questa volta, le alte concentrazioni di stirene e cromo sarebbero la causa dei disturbi dello spettro autistico (ASD) nell’infanzia.

Secondo una nuova ricerca condotta dall’Università di Pittsburgh, infatti, l’inquinamento potrebbe essere causa di autismo: i bambini con autismo avrebbero avuto più probabilità di essere stati esposti a livelli elevati di alcune sostanze tossiche presenti nell’aria durante la gravidanza della propria madre e nei primi due anni di vita.

Nonostante il suo grave impatto sociale, le cause dell’autismo sono poco conosciute“, sostiene Evelyn Talbott, ricercatrice principale dello studio e professoressa di epidemiologia alla Pitt Public Health. “Pochissimi studi sull’autismo hanno incluso anche le esposizioni ambientali, tenendo invece conto di altri fattori di rischio personali e comportamentali. La nostra analisi è un’aggiunta al piccolo ma crescente corpo di ricerca che considera le sostanze tossiche aria come uno dei fattori di rischio per l’ASD“.

LA RICERCA – Talbott ei suoi colleghi hanno confrontato 217 famiglie di bambini con ASD nati tra il 2005 e il 2009 e che vivono in sei contee della Pennsylvania e hanno stimato l‘esposizione a ben 30 sostanze inquinanti che causano alterazioni del sistema endocrino o problemi di sviluppo neurologico. In questo modo, sulla base dell’esposizione del bambino a concentrazioni di sostanze tossiche presenti nell’aria durante la gravidanza della madre e dei primi due anni di vita, i ricercatori hanno scoperto legami tra aumento dei livelli di cromo e stirene e autismo infantile, una condizione che colpisce uno su 68 bambini (dopo aver considerato anche dati come l’età della madre, il materno fumo in gravidanza, la razza e l’istruzione).

Lo stirene viene utilizzato nella produzione di materie plastiche e vernici (e risulta anche dalla benzina delle auto), mentre il cromo è il risultato tipico dei processi industriali e dell’indurimento dell’acciaio, ma può anche provenire dalle centrali elettriche.

Questa ricerca, insomma, pone ancora una volta l’accento sull’inquinamento atmosferico, spaventosa arma letale capace di scatenare malattie anche nei bambini che ancora devono nascere. Sarà sempre troppo tardi quando si capirà che con un trasporto urbano eco-sostenibile e con delle serie politiche green si potrebbero risparmiare miliardi e salvare un sacco di vite umane.

Germana Carillo

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