Asma infantile: lo smog incide quanto il fumo passivo

Lo smog? Fa male ai bambini quanto il fumo passivo. Lo ha scoperto un team internazionale di ricercatori del consorzio Aphekom, in collaborazione con l'Istituto svizzero per la salute pubblica e tropicale di Basilea e col Centro per la ricerca in epidemiologia ambientale di Barcellona

Lo smog? Fa male ai bambini quanto il fumo passivo. Lo ha scoperto un team internazionale di ricercatori del consorzio Aphekom, in collaborazione con l’Istituto svizzero per la salute pubblica e tropicale di Basilea e col Centro per la ricerca in epidemiologia ambientale di Barcellona. Dopo aver monitorato l’incidenza dell’asma infantile in dieci città europee, gli scienziati hanno scoperto che l’esposizione allo smog ha più o meno gli stessi effetti di quella al fumo passivo.

Per calcolare il peso che grava sull’asma infantile per colpa dell’inquinamento atmosferico, i ricercatori hanno calcolato nelle 10 città campione (per l’Italia Roma) il numero di casi di asma causata dalla vicinanza a strade molto trafficate e gli eventi acuti di asma correlati ai livelli di inquinamento atmosferico urbano. Hanno poi ampliato l’approccio includendo le malattie coronariche negli adulti.

Secondo la ricerca, il 14% dei casi di asma infantile cronico è provocato dall’esposizione all’inquinamento da traffico nei pressi di strade trafficate. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, invece, i casi di asma legati al fumo passivo nei bambini vanno dal 4% al 18%.

Fino ad ora, l’inquinamento da traffico è stato assunto come esempio solo per i sintomi dell’asma e le stime effettuate finora non avevano tenuto conto nello specifico delle sostanze tossiche che si trovano nei pressi di strade molto utilizzate dai cittadini europei. Utilizzando i dati provenienti dagli attuali studi epidemiologici, i ricercatori hanno scoperto che i bambini esposti a più alti livelli di inquinamento legato al traffico presentavano anche i più alti tassi di asma, tenendo conto inoltre di una serie di altri dati pertinenti, quali il fumo passivo o fattori socio-economici.

I risultati invitano alla riflessione soprattutto se si considera che basterebbe rimuovere la causa, lo smog, per rimuovere anche l’effetto, l’asma infantile. Laura Perez, a capo dello studio, ha detto: “L’inquinamento atmosferico è già noto per il fatto di provocare i sintomi, ma questa è la prima volta che viene stimata la percentuale di casi che si sarebbero potuti evitare se gli europei non fossero stati esposti all’inquinamento del traffico”. E aggiunge: “Alla luce di tutti gli studi epidemiologici esistenti che dimostrano che il traffico stradale contribuisce alla comparsa della malattia nei bambini, dobbiamo considerare i risultati per migliorare la definizione delle politiche e della pianificazione urbana”.

Il 2013, inoltre, è stato proclamato dalla Commissione Ue l’Anno europeo dell’Aria. Un momento per riflettere sul fatto che i veleni di cui sono ricche le nostre città hanno già cominciato a far sentire loro peso, che grava soprattutto sui più piccoli.

Lo studio è stato pubblicato sull’European Respiratory Journal.

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