Arnica e Artiglio del diavolo: proprieta’ e utilizzi

L’arnica e l’artiglio del diavolo rappresentano due specie vegetali tradizionalmente note per le loro proprietà curative, con particolare riferimento al trattamento dei dolori muscolari ed articolari. Le loro proprietà benefiche in tal senso hanno reso possibile l’utilizzo di entrambe le specie in fitoterapia, per la preparazione di rimedi naturali adatti al trattamento degli stati dolorosi, e non solo. Scopriamo insieme le caratteristiche di queste due erbe portentose,

L’arnica e l’artiglio del diavolo rappresentano due specie vegetali tradizionalmente note per le loro proprietà curative, con particolare riferimento al trattamento dei dolori muscolari ed articolari. Le loro proprietà benefiche in tal senso hanno reso possibile l’utilizzo di entrambe le specie in fitoterapia, per la preparazione di rimedi naturali adatti al trattamento degli stati dolorosi, e non solo. Scopriamo insieme le caratteristiche di queste due erbe portentose.

Arnica

arnica montana 2

L’arnica (Arnica montana) è un’erba medicinale appartenente alla famiglia delle Asteraceae, riconoscibile dalle infiorescenze di colore giallo e arancio e dalle foglie lanceolate. Si tratta di una varietà erbacea perenne, che cresce spontaneamente nelle zone montane, reperibile anche nel nostro Paese ad un’altitudine compresa tra i 500 ed i 2500 metri, caratteristica che la rende irreperibile in pianura. L’arnica montana è una specie protetta e per questo motivo, per quanto riguarda il suo utilizzo su larga scala, essa viene affiancata ad altre varietà di arnica.

Con l’arnica montana vengono preparate delle tinture a base alcolica che possono essere utilizzate per il trattamento di contusioni e dolori muscolari e articolari. È considerata il miglior rimedio naturale in caso di ecchimosi, contusioni e slogature. Viene inoltre utilizzata sempre sotto forma di tintura, per il trattamento dell’acne, ponendo attenzione affinché essa non entri in contatto con le mucose. La tintura alcolica a base di arnica non deve essere utilizzata pura, ma diluita.

Dato che l’arnica montana è ormai ritenuta una pianta rara e protetta, è preferibile acquistare i fiori essiccati in erboristeria ed utilizzarli in seguito per la preparazione casalinga di una tintura curativa, ottenuta lasciando macerare in un bicchiere contenente 100 ml di alcol, per 5 giorni, 10 grammi di fiori di arnica essiccati.

La tintura dovrà essere in seguito filtrata. Ne dovranno essere diluite poche gocce in 4 parti d’acqua, che dovranno essere applicate sulle zone contuse, ma senza ferite aperte e sanguinanti, come impacco, con l’aiuto di una garza. È raccomandabile consultare il proprio erborista di fiducia per avere indicazioni sull’applicazione e l’utilizzo della tintura a base di arnica il più possibile rispondenti alle proprie condizioni di salute.

Artiglio del diavolo

artiglio del diavolo 2

Artiglio del diavolo è il nome comune dell’Harpagophytum procumbens. Si tratta di una pianta erbacea perenne della famiglia delle Pedaliaceae, originaria dell’Africa Meridionale. Della pianta vengono utilizzate le radici in fitoterapia, per la preparazione di rimedi naturali per la cura di problemi che possono interessare le ossa e le articolazioni. Si tratta di un impiego che da secoli è conosciuto ed attuato da parte delle popolazioni africane.

L’artiglio del diavolo è riconoscibile per le foglie carnose, per i fiori di colore violaceo e per i frutti legnosi, caratterizzati dalla presenza di protuberanze che ricordano degli uncini o degli artigli e proprio da tale aspetto deriva il nome comune di questa pianta officinale, tipica delle aree desertiche e di savana.

L’artiglio del diavolo è disponibile in commercio sotto diverse forme. Può essere reperito sotto forma di tintura, come l’arnica montana, ma anche sotto forma di compresse fitoterapiche che lo contengono come principio attivo. Esso viene utilizzato inoltre per la preparazione di pomate erboristiche, in cui l’artiglio del diavolo può essere accompagnato proprio dall’arnica montana di cui sopra, in modo che tra le due piante si crei una sinergia per la cura di dolori muscolari, articolari e contusioni.

L’artiglio del diavolo viene inoltre utilizzato come rimedio naturale per il trattamento di infiammazioni, mal di testa, mal di schiena, dolori cervicali, tendinite ed artrite. I trattamenti più adatti da impiegare possono variare a seconda della patologia da cui l’organismo è interessato e dalle condizione di salute del paziente.

All’artiglio del diavolo vengono attribuite soprattutto proprietà antinfiammatorie e analgesiche, che in molti casi rendono possibile un suo utilizzo in luogo dei comuni farmaci. L’artiglio del diavolo può inoltre agire come antipiretico in caso di febbre, ma può essere controindicato per uso interno nell’eventualità in cui si soffra di ulcere gastriche o duodenali. Può essere inoltre sconsigliato in gravidanza. I prodotti fitoterapici a base di artiglio del diavolo, per uso interno o esterno, sono facilmente reperibili in erboristeria.

Marta Albè

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