Anche la contraccezione diventa bio. E' da oggi disponibile nelle farmacie italiane Klaira, la prima pillola anticoncezionale naturale disegnata intorno alla donna. Ma naturale in che senso? Dopo 50 anni di ricerche si è finalmente riusciti a sostituire al derivato sintetico di estradiolo finora utilizzato, lo stesso estrogeno prodotto dal corpo femminile.
Anche la contraccezione diventa “bio”. È da oggi disponibile nelle farmacie italiane Klaira, la prima pillola anticoncezionale naturale “disegnata intorno alla donna”. Ma naturale in che senso? Dopo 50 anni di ricerche si è finalmente riusciti a sostituire al derivato sintetico di estradiolo finora utilizzato, lo stesso estrogeno prodotto dal corpo femminile.
Klaira agisce con un mix di dosaggio flessibile di estradiolo valerato e dienogest, una sostanza già ampiamente utilizzata per la cura dei disturbi all’endometrio e così ogni confezione non sarà più composta da 21 pilloline come nei contraccettivi tradizionali, ma da 28 compresse: 26 a base dei due suddetti ormoni più le restanti placebo, ossia senza alcuna sostanza, ma in grado di assicurare un’assunzione continuativa e ridurre le dimenticanze. Ed è proprio grazie alla combinazione con il dienogest e alla variabilità del dosaggio che si è riusciti dove tutti i precedenti tentativi avevano fallito: fino ad oggi usare l’estradiolo naturale era sempre risultato impossibile poiché non assicurava un sufficiente controllo del ciclo.
Con questa pillola invece, la protezione da gravidanze indesiderate è garantita e pari a quella degli altri anticoncezionali orali oggi in commercio e in più presenta molti altri vantaggi come la migliore stabilità ormonale data dal minore intervallo senza ormoni (solo 2 giorni invece dei 7 delle pillole “convenzionali”), un ridotto numero di giorni di sanguinamento, flussi più brevi e più leggeri, ma soprattutto un minor impatto metabolico, proprio perché l’estrogeno utilizzato è quello che il corpo femminile conosce da millenni.
Una nuova opzione anticoncezionale, dunque, in grado di rispondere alle esigenze di chi, e in Italia sono oltre l’80% delle donne, proprio non ce la fa a imbottire il proprio corpo di sostanze sintetiche ed è molto restio all’utilizzo della pillola. Una soluzione a chi (una donna su due tra i venti e i ventinove anni e due su tre oltre i trenta) chiede un prodotto naturale, più rispondente alle proprie esigenze.
Klaira è stata presentata e ampiamente commentata ieri nell’ambito del Congresso della Società Europea di Ginecologia che si sta svolgendo a Roma: “un’innovazione che tutti noi aspettavamo” ha affermato la prof.ssa Alessandra Graziottin, direttore del centro di ginecologia e sessuologia medica dell’ospedale San Raffaele Resnati di Milano. Le fa eco Rossella Nappi, ginecologa dell’Università di Pavia: “Si tratta di una pillola che apre nuovi orizzonti per tutte le donne in età fertile. Il buon controllo del ciclo mestruale, abbinato ad un’elevata sicurezza contraccettiva, ad un’alta tollerabilità e al ridottissimo impatto metabolico, la rendono infatti una valida scelta a tutte le età“.
Già da questo settembre Klaira sarà disponibile in circa 20 paesi europei, “una conquista che testimonia il costante impegno di noi professionisti nella messa a punto di molecole e combinazioni sempre più affinate e rispettose del corpo femminile, dal menarca fino alla menopausa” ha concluso Andrea Genazzani, professore al Dipartimento di Medicina della Procreazione dell’Università di Pisa e presidente del Congresso.
Simona Falasca