Colorare combatte lo stress

Colorare non è solo per piccoli: aiuta gli adulti a combattere lo stress

Stressato? Colora che ti passa! In una scatola una serie di pastelli colorati e in un cassetto un vecchio album stropicciato di animali dalle forme arrotondate e macchinine che fanno brum brum. Fino alla pagina 5 è già tutto dei colori vivaci della natura: il pulcino è diventato blu e la macchina di papà non è grigia ma rossa fiammante. Bene, l’ha fatto mio figlio ed è magnifico così. Ma se lo facessi anche io?

Sì, insomma, se a scatenare la “cromo-fantasia” fossi io stessa in una sorta di Art therapy fai-da-te? Già, perché, si sa, concentrarsi su un’attività creativa ha da sempre avuto benefici effetti sulla psiche, anche solo per il semplice fatto che riesce il più delle volte a “distrarre”. Colorare, poi, pare abbia un non so che di magico come antidoto anti-stress, e non necessariamente quello patologico dalle oscure linee di autoflagellazione (per quello, ahimè, ci vuole un po’ di sano e decisamente prolungato relax).

Mettere colore sul bianco di un foglio, dunque, senza particolari velleità da artista, rilassa e aiuta a gestire lo stress, migliora la concentrazione e la produttività, rilassa la mente e a riduce i livelli di ansia. Fantastico. Se poi, e questo lo aggiungo io, lo fate con vostro figlio accanto (che colora la sua parte) in tutta serenità, senza crisi isteriche e senza pensare alla cena, la cosa vi fa sentire anche un tantinello madri appagate e soddisfatte. Basta poco.

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La pratica, in buona sostanza, genera benessere, tranquillità e stimola anche le aree cerebrali legate alla capacità motorie, i sensi e la creatività.

L’azione coinvolge sia la logica, che dipende dalle forme che coloriamo, sia la creatività, quando decidiamo come miscelare le varie tonalità. Ciò comprende le aree della corteccia cerebrale coinvolte nella visione e nelle capacità motorie [coordinamento necessario a fare piccoli movimenti precisi]. Il rilassamento che fornisce abbassa l’attività dell’amigdala, una parte fondamentale del nostro cervello che gestisce le emozioni“, spiega la psicologa Gloria Martinez Ayala.

La colorazione, quindi, ha un effetto anti-stress, perché quando ci concentriamo su una particolare attività lo facciamo su di essa e non sulle nostre preoccupazioni. Ma anche perché ci riporta alla nostra infanzia, un periodo in cui abbiamo certamente abbiamo avuto molto meno stress.

MANDALA – Uno dei primi psicologi che applicò la colorazione come una tecnica di rilassamento fu Carl G. Jung nel secolo scorso e lo ha fatto attraverso i Mandala: disegni circolari simili ai rosoni delle chiese gotiche. Il Mandala è originario dell’India, ma è presente in tutte le culture con la sua forma a cerchio che rappresenta la vita, la nascita, la maturità, la rinascita: simbolismi che consentono di concentrarci su noi stessi e allontanare i pensieri negativi.

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LO SAPEVATE CHE in Paesi come la Francia o il Regno Unito i libri da colorare per adulti sono dei veri bestseller? L’editore francese Hachette ha una collezione chiamata Arte-Terapia, con una serie di volumi anti-stress che comprende tutti i tipi di disegni, dalle farfalle ai fiori, dai cupcakes, ai graffiti ai disegni psichedelici.

Nel Regno Unito sono popolari i libri della illustratrice Mel Simone Elliot, che addirittura permette di colorare celebrità come Ryan Gosling, Lady Gaga, Beyonce e Kate Moss nella sua serie Colour Me Good.

Su Amazon, poi, si trovano un’infinità di libri Mandala, ma se vi bastano i già numerosi quadernoni dei vostri pargoli, chiedete loro il permesso di utilizzarne uno: anche colorare Cenerentola o i dinosauri vi terrà sicuramente lontani da ogni fonte di stress!

Germana Carillo

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