In gravidanza la gran parte delle erbe e dei rimedi naturali sono vietati. Ecco 5 piante che invece potete utilizzare...
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La gravidanza, si sa, è un periodo molto delicato in cui bisogna prestare particolare attenzione a ciò che si mangia e si beve ma anche a cosa si assume a livello curativo, che siano rimedi naturali o veri e propri farmaci. Spesso, infatti, si tendono a sottovalutare gli effetti che possono avere sul nostro corpo erbe e fiori considerati naturali e dunque sempre sicuri. Non è così.
L’utilizzo della gran parte delle piante è sconsigliato alle donne in dolce attesa così come a quelle che stanno allattando. La regola vuole infatti che, soprattutto nei primi 3 mesi di gravidanza, siano banditi i rimedi naturali così come anche i farmaci.
Spesso si evita l’utilizzo delle piante in quanto non ci sono abbastanza studi che ne comprovano la sicurezza in gravidanza. C’è da tenere presente però che un conto è utilizzare tisane a base di erbe, diverso è invece utilizzare piante sotto altre forme (estratti secchi, integratori, tinture madre, oli essenziali, ecc.) che il più delle volte contengono una quantità di principi attivi elevata, dunque agiscono come veri e propri rimedi curativi. Generalmente, dunque, anche in gravidanza è possibile bere tisane, senza esagerare e scegliendo tra alcune (poche) erbe “amiche”.
Vediamo adesso un piccolo elenco di piante generalmente considerate sicure, tenendo presente però che prima di assumerle è sempre bene chiedere il parere del proprio medico e ginecologo, perché ogni persona, così come ogni gravidanza, è un caso a se…
MALVA
La malva può essere utile in caso di stitichezza. Inoltre, grazie alle sue proprietà emolienti ed antinfiammatorie, una tisana ricavata con i fiori di questa pianta può aiutare anche in caso di tosse e catarro, problemi di intestino irritabile, colite o bruciori di stomaco. La malva è utile anche in caso di infezioni alle vie urinarie, come la cistite, e si può tranquillamente utilizzare per effettuare sciacqui se si presentano afte, si hanno le gengive infiammate o come impacco su occhi stanchi o doloranti.
TIGLIO
Il tiglio è una pianta che può essere utile in gravidanza nel caso di insonnia e nervosismo dato che aiuta il sistema nervoso centrale a rilassarsi. Tra le proprietà del tiglio c’è poi la capacità di agire come antispasmodico intestinale, può dunque aiutare in caso di crampi intestinali, e come mucolitico in caso di problemi all’apparato respiratorio come tosse e catarro.
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MANNA DI FRASSINO
La manna è il succo che si estrae dall’incisione del frassino. Già anticamente questo nettare veniva utilizzato per le sue proprietà dolcemente lassative che non comportano alcun effetto collaterale. La manna agisce infatti semplicemente attirando acqua nell’intestino e dunque favorendo l’evacuazione ma senza creare irritazione. Dato che questo rimedio è molto dolce e non viene assorbito dall’intestino è consigliato anche in gravidanza, allattamento e nella primissima infanzia. Si può assumere insieme ad una tisana, acqua o succo di frutta.
FINOCCHIO
Il finocchio si utilizza in particolare per aumentare la secrezione lattea negli ultimi mesi di gravidanza e durante la fase dell’allattamento, tanto che vari integratori pensati per le neomamme contengono appunto questa pianta che aiuta tra l’altro anche a combattere le coliche dei neonati. Negli anni scorsi una ricerca del CREA ha messo in luce la presenza nei semi di finocchio dell’estragolo, sostanza naturale considerata cancerogena. Molti esperti di fitoterapia però, tra cui Fabio Firenzuoli, ci hanno tenuto a sottolineare che livelli alti di estragolo non si possono raggiungere bevendo semplicemente tisane di finocchio, ricche invece di “antiossidanti e anticancerogeni (anetolo e flavonoidi) 100 volte più dell’estragolo, che peraltro viene metabolizzato in percentuali infinitesimali”.
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ANICE VERDE
Anche l’anice verde come il finocchio è molto apprezzato dalle donne in gravidanza per le sue proprietà galattoghe, ovvero la sua capacità di aumentare la produzione di latte. Questa pianta è però utile anche per combattere l’aerofagia, i dolori di stomaco o intestinali (anche dei lattanti). Spesso si unisce al finocchio proprio perché, avendo proprietà simili, l’assunzione in contemporanea aumenta l’efficacia di entrambi.
Francesca Biagioli
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